Il Servizio civile nazionale in Italia si prepara ad una nuova stagione. Dal Consiglio dei Ministri del 3 settembre, il primo dopo la pausa estiva, giunge l'approvazione di uno schema di disegno di legge che delega il Governo alla redazione di un testo unico in materia di Servizio civile nazionale. Obiettivo: riorganizzare ed aggiornare l'attuale normativa in armonia con il chiarimento della Corte Costituzionale che, nel 2004, ha individuato nel principio costituzionale di difesa della Patria anche le attività di impegno sociale non armato. Il Servizio civile nazionale, come ha illustrato il Sottosegretario Giovanardi - che ha redatto il disegno di legge su delega del Presidente Berlusconi - è notevolmente cambiato nel corso degli ultimi anni. A cominciare dalla contrapposizione tra l'esperienza nel Servizio militare e nel Servizio civile, superata con la sentenza della Consulta che ha riconosciuto, nelle due forme di volontariato, due modi diversi di difendere la Patria, e l'esperienza dell'uno non esclude l'altro. Poi il numero di adesione dei giovani al Servizio civile che, da quando è stato istituito (otto anni fa), è cresciuto in maniera inattesa, tanto da suggerire l'intervento di un'elasticizzazione complessiva del sistema. Infine, il carattere formativo dell'impegno per il Servizio civile, che può aiutare a disegnare un futuro professionale per i ragazzi: non di rado, al termine dell'anno prestato presso il Servizio, i giovani si indirizzano verso un'occupazione nel terzo settore. La normativa prevede dunque la definizione di interventi che consentano di superare un'interpretazione non più attuale del Servizio civile e soprattutto di prendere atto delle nuove esigenze, dunque deve: ripartire adeguatamente la materia fra i livelli di governo statale, regionale e provinciale; delineare lo status del giovane impegnato nel servizio; rivedere l'orario, articolandone la durata. Non solo il valore di un impegno in attività sociali e civili, ma anche un'occasione preziosa per i giovani che, proprio nel Servizio civile, possono capitalizzare: "Un'esperienza capace di rafforzare la coesione sociale", ha dichiarato il Sottosegretario Giovanardi, sottolineando, in particolare, l'importanza di stimolare la domanda di accesso anche nelle aree del Paese dove è minore la diffusione di questo Servizio. La distribuzione territoriale, infatti, risulta più carente al Nord rispetto al Centro e, soprattutto, al Sud d'Italia, ed è per questo che la riforma propone la mobilità interregionale. Una formula che possa coprire le reali esigenze anche in caso di squilibrio tra le domande di adesione al servizio civile e i progetti da realizzarsi in determinate aree: "Può capitare", ha specificato Giovanardi, "che ci siano numerosi progetti al Nord con insufficienti domande di partecipazione al Servizio da parte dei ragazzi che vivono al Nord e, viceversa, che pervengano molte richieste di partecipazione al Servizio civile da parte dei ragazzi del Sud, con pochi progetti nei quali poter prestare il proprio servizio". Nel disegno di legge, anche il miglioramento del sistema di accreditamento degli enti e di valutazione dei progetti: verranno individuati infatti criteri di priorità a favore di quei progetti finalizzati all'assistenza a categorie di persone particolarmente svantaggiate. Una volta formulato, il disegno di legge verrà poi sottoposto al parere della Conferenza Stato -Regioni. Redazione Internet - Antonella Bellino (a.bellino@governo.it)

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni