Si è aperta il 9 settembre alla Farnesina, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, del Ministro per le Pari opportunità, Maria Rosaria Carfagna, e del Ministro degli Esteri, Franco Frattini, la "Conferenza internazionale sulla violenza contro le donne", un'iniziativa della Presidenza italiana del G8 promossa dal Dipartimento per le Pari opportunità, in collaborazione con il Ministero degli Affari esteri.
Alla Conferenza hanno partecipato, tra gli altri, la Senatrice a vita Rita Levi Montalcini ed il Vice Segretario generale delle Nazioni Unite, Asha Rose Migiro.
La protezione e la promozione dei diritti umani delle donne costituiscono la lente attraverso cui guardare sia alle cause di tanta diffusa violenza, che alle complesse dinamiche sociali di discriminazione che ne sono la radice.
È questa la chiave di lettura della Conferenza, articolata in tre sessioni di dibattito con la partecipazione di importanti personalità italiane e straniere, impegnate nel contrasto alla violenza contro le donne in tutti i suoi aspetti e nella ricerca di strumenti più efficaci per giungere all'affermazione globale dei diritti umani delle donne.
Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha affermato che la violenza sulle donne, l'omofobia e la xenofobia nascono "dall'ignoranza, dalla perdita di valori ideali e morali, da un allontanamento spesso inconsapevole dei principi su cui la nostra Costituzione ha fondato la convivenza nazionale democratica". Anche "in Paesi evoluti e ricchi come l'Italia, dotati di Costituzione e di sistemi giuridici altamente sensibili ai diritti fondamentali delle donne - ha quindi ammonito - continuano a verificarsi fatti raccapriccianti, in particolare, negli ultimi tempi, di violenza di gruppo contro donne di ogni etnia, giovanissime e meno giovani". È quindi fondamentale "educare l'insieme delle nostre società ai valori dell'uguaglianza di tutti i cittadini senza distinzione di sesso e ai valori della non discriminazione".
Il Ministro per le Pari Opportunità ha fatto appello al coraggio delle donne di tutto il mondo e ribadito l'impegno del governo per l'affermazione dei diritti delle donne, sia sul piano nazionale che internazionale. "La violenza contro le donne", ha detto il Ministro, "è un crimine troppo spesso dato per scontato, passa per un'imbattibile pulsione tribale o peggio ancora religiosa, si accetta quasi come una parte della natura umana. Noi non accettiamo questa indifferenza, o peggio, questa acquiescenza. Vogliamo che tutto il mondo parli, si scandalizzi, agisca. Siamo qui per la vittoria e non per la sofferenza o il vittimismo".
Il Ministro degli Affari esteri ha sottolineato, nel suo intervento, che un "grande evento internazionale in favore della promozione dei diritti delle donne" all'interno del G8 è una novità, e che, inevitabilmente, "esiste uno stretto legame tra godimento dei diritti umani e sviluppo".
I diritti umani rimangono una "priorità assoluta" del Governo italiano, ha aggiunto, ricordando che l'Italia è impegnata su più fronti: sul piano multilaterale "sta per terminare il nostro mandato in seno al Consiglio Diritti Umani ma ci siamo già canditati per il 2011". L'Italia, inoltre, combatte da tempo contro "una forma aberrante di violazione fisica del corpo femminile, le mutilazioni genitali": di qui l'appello alle Nazioni Unite perché le mettano al "bando totale e definitivo". Il Ministro ha annunciato che sta organizzando un incontro con "tanti Paesi" contro questo tipo di violenza, a margine della prossima Assemblea generale dell'ONU, il 25 settembre, per definire una "politica comune".
La Conferenza è stata preceduta dalla campagna di comunicazione, partita il 4 settembre scorso, "Respect women Respect the world": una rosa bianca, simbolo del candore del mondo femminile, diventa gradualmente nera, avvelenata da quel ?male oscuro' che è la violenza contro le donne, causa di un dolore che resta troppo spesso privato e taciuto, per paura o vergogna.
Il Ministro Maria Rosaria Carfagna, con la lettura delle conclusioni e l'incontro con i media ha chiuso la Conferenza.
Redazione internet - Ivana Madonna (i.madonna@governo.it)