Nella giornata contro la violenza sulle donne indetta dal Governo Italiano nell'ambito della presidenza del G8, Emine Arslan donna e leader dei lavoratori della DESA meriterebbe una rosa bianca speciale: quella del coraggio e della tenacia.

9 settembre 2009 - Dopo una campagna di un anno in sostegno ai licenziamenti ingiusti e illegali dei lavoratori dell'azienda leader di pelletteria DESA in Turchia, la Campagna Abiti Puliti annuncia oggi la positiva chiusura del caso.
In un protocollo di intesa firmato dalla DESA e dal sindacato turco Deri Is, la DESA ha accettato di reintegrare 5 lavoratori immediatamente e uno successivamente, oltre ai sei già riassunti.
Agli altri lavoratori licenziati sarà data priorità di reintegro non appena si verificheranno nuove opportunità di assunzione.

L'accordo dichiara anche che DESA riconoscerà il Deri Is come l'unico sindacato autorizzato in fabbrica e DESA non metterà in campo alcun comportamento, positivo o negativo, nei confronti dei lavoratori in riferimento al sindacato; inoltre a tutti i lavoratori sarà consegnato un documento recante la dichiarazione che il sindacato è un diritto costituzionale

Deborah Lucchetti, presidente di FAIR e coordinatrice della Campagna Abiti Puliti, sezione italiana della Clean Clothes Campaign, dichiara "le lavoratrici della DESA con in testa la loro leader Emine Arslan, hanno condotto una lotta lunga e coraggiosa per difendere il loro diritto alla libertà di associazione sindacale e a condizioni di lavoro dignitose. Speriamo che tale accordo segni l'inizio di nuove relazioni industriali tra le parti basate sul rispetto dei diritti umani e del lavoro"

La Clean Clothes Campaign inizialmente aveva portato la lotta dei lavoratori turchi all'attenzione delle imprese committenti della DESA, tra le quali Prada, Debenhams, M&S, Mulberry, Aspinalls of London, Nicole Fahri e Luella. Quando questo si è rivelato insufficiente, ha chiesto il sostegno dei consumatori.

Con la vittoria dai lavoratori turchi, la Clean Clothes Campaign esorta i clienti della DESA a seguire questa azienda per assicurare che la decisione di rispettare la libertà di associazione sindacale sia sostenuta attraverso l'incremento di ordini e investimenti. La CCC manterrà il contatto con il sindacato Deri IS per monitorare l'applicazione dell'accordo.

La Clean Clothes Campaign lavora con più di 200 organizzazioni partner nel mondo per migliorare le condizioni di lavoro e sostenere il rafforzamento dei lavoratori nell'industria dell'abbigliamento globale.
La Clean Clothes Campaign ha coalizioni nazionali operative in 12 paesi europei; il lavoro di solidarietà internazionale attraverso il sistema delle azioni urgenti è possibile grazie al sostegno del Europe Aid's Protection of Human Rights Defenders e del Sigrid Rausing Trust. In Italia la Clean Clothes Campaign è rappresentata da FAIR, Centro Nuovo Modello di Sviluppo, Coordinamento Nord/Sud del Mondo e Manitese con l'adesione di altraQualità, Assobotteghe, Gas Birulò, Ctm-Altromercato, Fondazione Culturale Responsabilità Etica, Libero Mondo, Rete Radie Resch.


Per maggiori informazioni sulla storia del caso: http://www.abitipuliti.org/taxonomy/term/378

[Fair] per Campagna Abiti Puliti
Info stampa Deborah Lucchetti 
338 1498490

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