17 Settembre 2009 ore 17.00 Milano Centro Culturale San Fedele 21 Maggio 2009, il Corriere della Sera titola "Crisi, terzo suicidio in Veneto", tra Treviso e Padova aumentano le storie di artigiani e imprenditori spinti al suicidio dalla crisi economica. Sempre dal Corriere del 26 Maggio la notizia che l'ISTAT censisce un 22% di famiglie in difficoltà economiche e di queste un 6% non arriva fine mese.
Non ultimo la notizia del 4 Agosto riportata su alcuni giornali dell'ennesimo suicidio a causa della crisi produttiva. Di fronte a queste notizie le reazioni sono le più diverse: per qualcuno sono fatti di cronaca, per altri semplici dati statistici in base ai quali redigere previsioni di sviluppo o recessione. Progressivamente lo spazio dato a questi fatti si riduce fino ad apparire come un lancio d'agenzia; quattro righe e la questione è già passata.
Purtroppo la realtà è molto più complessa e difficile, molte troppe famiglie sono in crisi per colpa di un sistema economico che le ha sfruttate ed esposte a rischi superiori alle risorse disponibili: acquisto di beni non necessari, stili di vita non adeguatamente rapportati al reddito, esposizione al rischio usura per coprire i debiti contratti.
A questo si sommano le difficoltà relative al lavoro, alla sua certezza ma anche alla possibilità di vedersi garantito il diritto alla casa: i costi delle abitazioni e l'incidenza degli affitti gravano in modo significativo sul budget familiare con un costante rischio di insolvenza circa i mutui contratti per la casa. Tutto ciò implica un'attenzione costante delle istituzioni sia del pubblico sia del privato ed è proprio in questo senso che le iniziative di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro stanno diffondendosi in tutto il territorio nazionale.
A Milano come a Genova, Torino e in altre città la Chiesa locale ha istituito un fondo di natura economico per integrare e supportare il difficile cammino di uscita dalla crisi che imperversa e tocca moltissime famiglie. Non è infatti raro scoprire nella propria cerchia di amici o familiari persone in cassa integrazione, mobilità o anche licenziate dopo molti anni di servizio.
La questione del supporto economico è quindi fondamentale ma lo è anche quella dell'accompagnamento personale affinché le famiglie e i singoli non siano soli ad affrontare e superare la situazione. Ben sappiamo che la povertà non è una colpa e che nella vita è possibile anche fare degli sbagli. Per questo è opportuno progettare percorsi pedagogici circa l'utilizzo del denaro promuovendo stili di vita alternativi forme di personale responsabilità e "difesa" nei confronti di un sistema votato al consumo.
Tutto ciò deve comunicare agli addetti ai lavori ma soprattutto al semplice cittadino che la povertà prodotta da questa crisi è sia economica sia relazionale e produce, nonostante non lo si voglia ammettere, nuove forme di disagio adulto. Un disagio che va disaminato, contestualizzato e compreso poiché i profili delle persone coinvolte paiono dissolversi sempre più in un quotidiano attento ala notizia di cronaca che non alla drammatica storia di ogni persona.
È per questo che l'immagine dell'uomo invisibile può ben rappresentare la crisi personale e il disagio di tante famiglie: non si è nessuno, non si è riconosciuti come bisognosi e solo quando sopravviene la morte (come nel file di Whale del 1933) l'uomo invisibile riacquista un profilo riconosciuto dalla folla. Ma questo non è il destino degli uomini e delle donne che soffrono, e nemmeno la normale deriva di un sistema che crea disagio per poi lasciarlo a se stesso.
Ne discuteranno p. Giacomo Costa, Caporedattore di Aggiornamenti Sociali, Luciano Gualzetti, presidente della Fond. San Bernardino e segretario del Fondo Famiglia Lavoro, Mario Mozzanica, docente di Metodologia dell'integrazione sociale - Università Cattolica di Milano, Ivo Lizzola, preside della Facoltà di Scienze della Formazione - Università di Bergamo, Raffaele Gnocchi, responsabile area Grave Emarginazione adulta e persone senza dimora - Fond. Caritas Ambrosiana. L'appuntamento è per il giorno Giovedì 17 Settembre, ore 17 al Centro San Fedele - Sala Trasfigurazione, Piazza San Fedele, 4 Milano. Nell'occasione verrà presentato il volume: Pedagogia del disagio adulto. Dialogo interdisciplinare e accompagnamento educativo di Raffaele Gnocchi (UNICOPLI, Milano 2008) L'ingresso è libero.

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