di Save the Children
L'organizzazione internazionale sta, tra l'altro, fornendo supporto psicologico e allestendo aree sicure di gioco
Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la difesa e promozione dei diritti dell'infanzia, continua ad assistere migliaia di bambini e famiglie costrette ad abbandonare case e villaggi in El Salvador e Guatemala a seguito dell'uragano Stan, responsabile della morte di almeno 1.500 persone e centinaia di migliaia di sfollati in Centro America.
Solo in Guatemala sono più di 120.000 le persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni e che hanno trovato rifugio provvisorio in chiese, scuole e ripari temporanei.
Le piogge torrenziali hanno anche colpito le popolazioni di El Salvador, Messico, Costa Rica, Honduras e Nicaragua e distrutto migliaia di ettari di terreno agricolo, comprese le piantagioni di caffè.
In Guatemala Save the Children ha distribuito più di 21 tonnellate di razioni alimentari (riso, piselli, olio biscotti) oltre a medicine, coperte e giochi per i bambini ad oltre 17.000 famiglie. Oltre 6000 gli sfollati presi in carico nella sola zona di Santiago di Atitlan e San Lucas Toliman. Inoltre, all'interno dei campi sfollati, Save the Children sta allestendo spazi di gioco per i bambini affinché vi possano svolgere attività ricreative e parascolastiche che contribuiscano a ristabilire un senso di normalità di vita.
In El Salvador Save the Children opera a stretto contatto con le autorità per fornire aiuto alle famiglie sfollate: cibo, acqua potabile, prodotti per l'igiene, pannolini e vestiti per i bambini, ripari. Gli operatori dell'organizzazione internazionale stanno inoltre aiutando i bambini a convivere con le conseguenze del disastro, organizzando attività di gioco e fornendo supporto psicologico: un team di psicologici di Save the Children è, in particolare, presente nel campo sfollati di Sonsonate. Inoltre Save the Children sta assistendo le famiglie salvadoregne che vivono presso Santa Ana, il più grande vulcano del paese che, dopo 100 anni di inattività, ha ripreso le eruzioni sabato 1 ottobre, costringendo 7.500 persone ad abbandonare l'area.
"L'eruzione del vulcano ha generato il panico nella popolazione che teme ulteriori eruzioni", spiega Catherine Kennedy, Direttore dell'Ufficio di Save the Children in El Salvador. "Il governo ha quindi provveduto ad evacuare la popolazione dei villaggi circostanti il vulcano. Alle famiglie è stato chiesto di lasciare le proprie case e di trasferirsi in rifugi temporanei. Anche due comunità in cui lavoriamo sono state evacuate".
Save the Children è presente in El Salvador da 20 anni e in Guatemala dal 1976 con progetti nel settore dell'educazione, della salute, dello sfruttamento minorile, con particolare attenzione ai bambini indios.
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Save the Children, 18 ottobre 2005