Nonostante la crisi già presente negli ultimi mesi dello scorso anno di esercizio, Terre des hommes ha dimostrato una sostanziale tenuta, come confermano gli indici del bilancio 2008.
Di fatto si è avuto, in termini di competenza, un incremento della raccolta globale anche quest'anno, accompagnato da una significativa capacità di spesa, cui ha fatto riscontro un costo di gestione complessivo del 14% che ci attesta tra le più efficienti realtà italiane.
Nel 2008 è aumentata, anche se di poco, la percentuale della raccolta pubblica rispetto a quella privata che si conferma invece sui livelli dell'esercizio precedente.

Tre sono i fattori principali di questo dato: da un lato il venir meno dei fondi provenienti da alcuni grandi eventi mediatici ma episodici. Dall'altro la scelta di abbandonare alcuni strumenti di raccolta fondi per dedicarsi maggiormente alla crescita del Sostegno a Distanza. Ultimo fattore, che rischia di avere ripercussioni soprattutto nel 2009, è sicuramente la crisi che proprio a donatori privati e aziende sta togliendo risorse.

D'altra parte TDH vuole rimanere fedele alla propria scelta etica di contenimento dei costi e attenzione a strumenti di raccolta fondi non aggressivi o di incerto e lungo ritorno.
Gli indici di bilancio rivelano un costo crescente nella gestione dei progetti finanziati dagli enti pubblici rispetto a quelli privati. Questo è dovuto all'appesantimento burocratico nelle istruttorie di presentazione e gestione di programmi finanziati da enti come l'Unione europea o il MAE che richiedono sforzi considerevoli in termini di impiego di risorse umane sempre più specializzate.

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