E dopo Eluana? Solo fiumi d'inchiostro e sentenze sommarie.
I dibattiti mediatici e politici, infatti, non hanno ancora fatto capire cosa succederà. Ecco perché le associazioni e il ministero del Welfare stanno lavorando a un "Libro bianco sulle persone in coma e in stato vegetativo". Obiettivo? Fotografare e analizzare le buone prassi esistenti in Italia. E' da qui che parte il nuovo cammino della "Giornata nazionale dei risvegli per la ricerca sul coma - Vale la pena" 2009. Dai bisogni delle persone che vivono in questa condizione e dalle risposte in termini di ricerca scientifica e strutture adeguate, nasce l'undicesima edizione della manifestazione in programma mercoledì 7 ottobre.
Con convegni scientifici, spettacoli teatrali, appuntamenti pubblici e una nuova campagna di comunicazione con Alessandro Bergonzoni, da sempre testimonial della "Casa dei risvegli Luca De Nigris" (il centro per giovani e adulti con esiti di coma frutto di un progetto dell'Ausl di Bologna e dell'associazione Gli amici di Luca), torna l'iniziativa promossa da questa onlus bolognese sotto l'Alto patronato del Presidente della Repubblica e con il patrocinio della Presidenza del Consiglio, del ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali e del Segretariato sociale Rai.

"La Giornata nazionale dei risvegli - dice Fulvio De Nigris, direttore del Centro studi per la ricerca sul coma presso l'ospedale Bellaria di Bologna - dà voce a una realtà che non è marginale nel nostro paese. Ne affronta i problemi senza pregiudizi. Il coma è una malattia della società del nostro tempo.
E la riabilitazione va affrontata a tutto campo, facendo dialogare le professionalità sanitarie e non con le famiglie e le associazioni che le rappresentano".

Il programma delle giornate, ancora in fase di definizione, darà dunque spazio ai familiari e all'informazione (il pomeriggio e la sera del 5 ottobre), mentre il giorno successivo verrà discusso il "Libro bianco sulle persone in coma e stato vegetativo", promosso dal "Seminario permanente sugli stati vegetativi e di minima coscienza" del ministero del Welfare e a cui partecipano le principali associazioni che operano in questo settore. Secondo i dati in possesso dell'associazione sono circa 2.500 le persone che in tutta Italia vivono la drammatica esperienza di un parente in stato vegetativo.

Per informazioni e aggiornamenti sul programma: www.amicidiluca.it

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