Il 19 agosto 2003 ventidue persone persero la vita nel bombardamento dell'ufficio delle Nazioni Unite a Bagdad. Tra queste c'era anche Sergio Vieira De Mello, Alto Commissario per i diritti umani e rappresentante del Segretario Generale delle Nazioni Unite in Iraq. In memoria di questa data, il 19 agosto 2009 è la prima Giornata Mondiale per l'Aiuto Umanitario, proclamata dalle Nazioni Unite per richiamare l'attenzione sull'importanza del lavoro umanitario e sui rischi corsi dagli operatori. Negli ultimi 10 anni oltre 700 operatori umanitari hanno perso la vita mentre erano sul campo per aiutare le popolazioni dei paesi più poveri e svantaggiati al mondo. In migliaia hanno subito bombardamenti, rapimenti, aggressioni, furti e rapine.
Cesvi lavora in 31 paesi, di cui 5 ad alto rischio: Afghanistan, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo, Somalia e Sudan. Per garantire la sicurezza del personale espatriato e dello staff locale, Cesvi ha raccolto una serie di linee guida che permettono all'organizzazione di lavorare in condizioni protette anche in contesti ad alto rischio.
Anche l'Afghanistan, uno dei contesti a più alto rischio, viene gestito seguendo queste linee guida. I progetti Cesvi, mirano allo sviluppo della regione di Herat, nell'Ovest del paese, grazie alla formazione professionale di giovani e donne, al loro inserimento in piccole cooperative artigiane. Il prossimo 20 agosto il paese è chiamato alle urne per le elezioni presidenziali, il che rende le condizioni di sicurezza ancora più fragili.
Per minimizzare i rischi, lo staff internazionale Cesvi in Afghanistan è stato momentaneamente trasferito nel vicino Pakistan, da cui continua a seguire la gestione dei progetti, che è affidata al personale locale. Questa gestione "a distanza" è resa possibile dall'ampia responsabilizzazione del personale afgano, che costituisce la grande maggioranza dei cooperanti Cesvi nel paese, affiancata da un ristretto numero di specialisti italiani o internazionali. Lo staff Cesvi in Afghanistan, grazie a questo tipo di organizzazione, è pronto ad affrontare eventuali situazioni di insicurezza relative alle elezioni presidenziali di questi giorni, senza conseguenze negative per il proseguimento dei progetti nel paese.
Sono a disposizione altre foto e materiale di approfondimento. Il responsabile della sicurezza Cesvi e il personale Cesvi in Afghanistan è disponibile per interviste.
Elena Acerbi Press Office
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