Quante promesse disattese. Quante delusioni e preoccupazioni per gli sfollati, vittime del sisma in Abruzzo. Centinaia di persone sono scese in piazza a Roma per testimoniare la solidarietà agli abruzzesi e ricordare al Governo gli impegni presi in periodo pre-elettorale sulla ricostruzione. La protesta in piazza Montecitorio ha visto la partecipazione in primis degli abitanti delle tendopoli e poi di tanti cittadini insieme alle associazioni tra cui Legambiente, che dal primo giorno ha contribuito con il lavoro di numerosi volontari alla gestione dell'emergenza e alla messa in sicurezza dei beni culturali
danneggiati.
"Non ci sfugge la difficoltà che la Protezione Civile ha dovuto affrontare portando soccorso ad una popolazione di una grande città e a tanti piccoli comuni sparsi sul territorio, come mai era avvenuto negli ultimi decenni in Italia, ma i cittadini abruzzesi gravemente colpiti dal sisma - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - stanno pagando un prezzo troppo alto all'emergenza. Non è possibile che abbiano meno risorse, meno diritti e meno certezze di quelle popolazioni che in altre catastrofi sono state aiutate dalla solidarietà degli italiani e dal denaro pubblico. I cittadini colpiti dal sisma devono ricevere garanzie sugli sviluppi futuri della gestione della ricostruzione. Parliamo di persone che hanno subito gravi perdite e che hanno tutto il diritto di veder rispettati gli impegni a loro favore, che il Governo aveva annunciato nel periodo pre-elettorale".
100% ricostruzione, 100% trasparenza, 100% partecipazione. Questa la richiesta dei manifestanti che dall'Aquila come dalle tante località dove sono ospitati in situazioni di emergenza, si sono riversati a Roma.
"Ogni intervento - ha continuato Cogliati Dezza - deve essere progettato e realizzato con il coinvolgimento degli enti locali che mai come ora rischiano di vedersi esautorati dal Governo centrale. Speriamo inoltre che le attività per la realizzazione del G8 a l'Aquila non gravino ancora di più sugli sfollati e che gli interventi necessari all'organizzazione del summit non distolgano energie e risorse destinate alle necessità primarie dei cittadini nelle tendopoli".