Sono più di quaranta i pazienti del Centro protesi INAIL di Vigorso di Budrio che, a due mesi dalla sua apertura, si sono rivolti al nuovo servizio di informazione e orientamento alla pratica agonistica. La parola al coordinatore Michela Gregorace, tecnico Cip VIGORSO DI BUDRIO - Il servizio di informazione e orientamento all'attività sportiva del Centro protesi INAIL, svolto in collaborazione con il Comitato italiano paralimpico, è nato con l'obiettivo di avvicinare allo sport i pazienti del Centro protesi, presentando la pratica sportiva come opportunità di riabilitazione e di integrazione sociale. Attivato il 12 maggio scorso, opera a cadenza bisettimanale (il martedì e il giovedì dalle ore 14:30 alle 17) ed è stato affidato a Michela Gregorace, tecnico Cip, laureato in scienze motorie e specializzato in sport per persone disabili. A distanza di due mesi, Michela ci ha fornito un primo resoconto sull'attività svolta. Come si svolge l'attività del nuovo servizio di informazione e orientamento all'attività sportiva? "Lo sportello informativo è posizionato in un punto strategico della struttura (a fianco della reception), pertanto è facilmente accessibile e visibile a tutti i pazienti .Importante è stata la dotazione di telefono, computer e casella di posta elettronica specifica, che facilita il passaggio delle informazioni fra gli uffici del Centro stesso, gli organi del Cip e gli utenti. Ai pazienti viene fatto compilare un modulo di adesione, la cui copia viene inoltrata al presidente Cip della regione di appartenenza, il quale li contatterà per offrire informazioni più approfondite sulle strutture sportive predisposte e sulla possibilità di svolgere 5 lezioni gratuite nella disciplina scelta, con il relativo tesseramento" Quanti pazienti del Centro Protesi INAIL hanno fruito del nuovo servizio? "Nei primi due mesi, i pazienti che si sono rivolti allo sportello sono stati 41, di diversa provenienza.: uno dalla Basilicata, dal Lazio, dalla Sardegna e dal Trentino Alto Adige, due dall' Emilia Romagna, dal Friuli Venezia Giulia, dalle Marche, dalla Puglia e dalla Toscana, tre dal Piemonte, quattro dal Veneto, sei dalla Campania e dalla Sicilia e, infine, otto dalla Lombardia" Oltre allo sportello informativo, nell'ambito dell'attività "vita di relazione" che fa capo al servizio psicosociale del Centro, ogni mese viene organizzata un'uscita con i pazienti per avvicinarli a una disciplina sportiva... "Come concordato tra il Cip Emilia Romagna e il Centro protesi di Vigorso di Budrio, sabato 27 giugno si è svolto il primo incontro al poligono di Bologna per la specialità a dieci metri del Tiro a Segno. I partecipanti, che dopo una preliminare parte teorica hanno provato l'ebbrezza del "tiro", hanno avuto un istruttore di eccezione, Lauro Pederzoli, campione italiano di specialità. C'è stata una buona partecipazione (sedici assistiti) e ritengo che sia stata una esperienza molto interessante perché ha visto un notevole numero di persone molto coinvolte , che hanno poi deciso di iscriversi alla disciplina. Sabato 11 luglio si è svolta la seconda uscita, presso il palazzo dello sport di San Lazzaro di Savena, in provincia di Bologna, dove i presenti hanno potuto avvicinarsi alla scherma . Nei prossimi mesi sono già in programma il tiro con l'arco, sabato 26 settembre a Castenaso e la Giornata paralimpica, giovedì 15 ottobre a Ravenna." Quale è il suo primo bilancio come tecnico Cip? "Ritengo questo inizio di attività più che positiva perché l'interesse dei pazienti verso la pratica sportiva cresce di giorno in giorno; inoltre, gran parte delle adesioni sono pervenute da ragazzi giovani che, come tali, potenzialmente potrebbero essere futuri atleti ad alto livello".

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