Questo è lo spirito con cui le Organizzazioni di Volontariato (OdV) e CSVnet, la rete nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, hanno operato nei territori abruzzesi colpiti dal sisma dello scorso aprile, dimostrando di essere presenti per fornire un aiuto concreto, per soddisfare i bisogni più immediati di chi si è trovato senza niente, ma soprattutto per ricostruire quella rete di relazioni personali e affettive completamente distrutte dal terremoto.

Dalle prime ore successive al terremoto il CSV di Teramo ha messo subito a disposizione della Protezione Civile e delle persone sfollate i propri uffici; il 9 aprile inoltre è stato subito attivo un punto mobile del CSV de L'Aquila e di CSVnet sorretto da tutti i volontari del CSV aquilano e da tanti amici dei CSV italiani che continuano ad impegnarsi per ricostruire una vita quotidiana quanto più possibile "normale".
Tuttavia, dopo l'emergenza, il Volontariato aquilano e abruzzese, insieme a quello italiano, può e deve rendersi protagonista anche della ricostruzione immateriale.

Sono stati 34 gli operatori dei CSV italiani presenti sul territorio con turni iniziati in aprile e altri continueranno ad arrivare, per sostenere in loco le azioni del CSV dell'Aquila. Inoltre, proprio il CSV aquilano ha subito promosso un bando di sostegno a progetti per le OdV interessate a realizzare, nel periodo estivo, attività ed iniziative rivolte alla popolazione colpita dal terremoto. Sono 11 le piccole ma capillari iniziative già attive sul territorio, realizzate con i 30.000? messi a disposizione dal CSV, e che proseguiranno fino a settembre, offrendo alla comunità locale, con particolare attenzione ai giovani, disabili, anziani e bambini, momenti ricreativi, di svago e animazione.

A questo seguirà la progettazione sociale, che sarà realizzata dalla collaborazione dei CSV e delle fondazioni di origine bancaria grazie allo stanziamento di 2,5 milioni di ?, disponibili grazie all'accordo nazionale che vede insieme CSVnet, ACRI (associazione delle fondazioni di origine bancaria), Forum Terzo Settore, ConVol, Consulta dei Comitati di Gestione.

CSVnet ha promosso dallo scorso mese, insieme con i CSV abruzzesi, un intervento straordinario di coordinamento e di sostegno alle OdV non specializzate in protezione civile, ma in attività essenziali per creare occasioni di vita e di relazione per la popolazione presente ancora nelle tende. All'appello hanno aderito più di 82 Organizzazioni di Volontariato provenienti da tutta Italia. Le prime 19 con 70 volontari sono state inserite in un programma in essere dal 20 di luglio alla seconda metà di agosto. Per le altre gli operatori dei CSV stanno organizzando l'intervento per fine agosto e fino a tutto ottobre.

Si tratta di un intervento importante per rispondere ai bisogni non di emergenza delle persone presenti nelle tende, ma che sono fondamentali, dopo le prime settimane, per riprendere una vita normale e ricostruire le relazioni sociali ordinarie, fondamentali per ogni persona e famiglia, ancor di più nelle difficili condizioni dei campi. Parliamo infatti di animazione e sostegno a bambini e ragazzi, interventi con gli anziani, azioni di prossimità con adulti e anziani, ascolto e orientamento in situazioni di difficoltà di persone e famiglie. In una lettera, resa nota lo scorso 3 agosto, anche la Protezione Civile ha riconosciuto il valore di questi interventi, offrendo la propria disponibilità di mezzi e strutture per sostenere CSVnet e le OdV coinvolte nella realizzazione delle attività previste dal progetto.

Afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet: "Si tratta di presenze e azioni fondamentali in grado di rendere i cittadini non più oggetti ma soggetti della ricostruzione sociale. Certamente case e strutture sono essenziali, come la prima emergenza, ma ora e nei prossimi mesi è necessario ricostruire socialità e porre in essere le condizioni perché anche il Volontariato locale possa tornare a svolgere la propria azione. Un intervento di questo tipo nelle tende oggi è essenziale, ma lo sarà ancora di più domani nei nuovi quartieri in costruzione.
Sarebbe molto importante realizzare un grande intervento straordinario, composto da un insieme di progetti, coordinati e supportati da questa idea guida della ricostruzione sociale partecipata, in cui siano coinvolti operatori, siano realizzati luoghi di partecipazione e aggregazione comune e un progetto di sviluppo per ogni nuova aggregazione abitativa.

Così si potrebbe ricostruire veramente la città e le comunità, ridando concretamente speranza, oltre l'emergenza dei primi giorni, la ricostruzione delle case e l'intrattenimento degli spettacoli della protezione civile. Il Volontariato, l'impresa sociale,che potrebbe unire esperienze concrete di sviluppo economico e sociale, ed infine tutto il non-profit possono essere gli attori di questa ricostruzione, grazie al sostegno dei cittadini, e magari degli enti locali e della stessa protezione civile, che può garantire sostegno e logistica in connessione con il programma di ricostruzione fisica. Questa è la sfida fondamentale dei prossimi 6 mesi, attorno alla quale mettiamo a disposizione la rete dei 71 CSV italiani e delle Organizzazioni di Volontariato in essa coinvolte."

Arricchisce questo percorso di coesione sociale e valorizzazione del Volontariato che i CSV stanno avviando sul territorio, un primo segno di questa sfida dei prossimi 6 mesi, il progetto per una "Casa del Volontariato", da realizzare grazie ad una raccolta fondi che, dal mese di maggio, vede coinvolti i 71 CSV italiani, Banca Etica ed il gruppo editoriale Vita e che ha prodotto, ad oggi, 150.000?.
La Casa non sarà solo la nuova sede del CSV de L'Aquila ma anche un luogo concreto per tutto il Volontariato aquilano: un laboratorio per costruire reti e collaborazioni e per elaborare proposte sostenibili e risposte concrete per i bisogni socio aggregativi e migliorare la qualità della vita della comunità abruzzese.

Responsabile Ufficio Stampa
Maria Teresa Rosito
Addetta Stampa Clara Capponi
06 45504996 340 2113992
comunicazione@csvnet.it  

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