Agli studenti che faranno la propria tesi argomentando il tema della donazione attraverso l'arte, è dedicato il bando di concorso che vede l'attribuzione di un premio di laurea di 1.500 Euro.

L'iniziativa "Slanci generosi. Uso dell'arte come comunicazione alla donazione" è promossa dall'ARTI, Associazione Rene Trapiantati Italiani, in collaborazione con l'Università degli Studi di Verona e il CSV, Centro di Servizio per il Volontariato.

Le domande di partecipazione vanno inoltrate entro e non oltre il 30 settembre.
Comunicare la donazione attraverso l'arte. Suscitare emozioni, riflessioni, "Slanci generosi", appunto, su uno dei temi più delicati che tocca la sfera umana; quello della donazione degli organi. È questo l'obiettivo che si propone il concorso per l'attribuzione di un premio di laurea di 1.500 Euro, promosso dall'Associazione Rene Trapiantati Italiani, ARTI, in collaborazione con l'Università degli Studi di Verona, rivolto agli studenti che decideranno di realizzare la propria tesi di laurea su questo argomento. L'iniziativa è in memoria del Prof. Piero Confortini per i quaranta anni di Trapianto di Rene a Verona.

Il bando di concorso "Slanci generosi. Uso dell'arte come comunicazione alla donazione", è aperto a tutti gli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia. La domanda di partecipazione all'iniziativa, patrocinata dal Comune e dal CSV, e organizzata in collaborazione con il CSV, Centro di Servizio per il Volontariato, deve essere spedita o consegnata all'area Diritto allo studio e orientamento al lavoro dell'Università, in via Vipacco, 7 entro e non oltre il 30 settembre.

"Slanci generosi" è un'iniziativa in collaborazione con AIDO di Verona e appoggiata da tutte le associazioni di volontariato che operano per la promozione della donazione di sangue, tessuti, organi.

Gli elaborati, che possono essere di laurea triennale o quinquennale, verranno valutati da un'apposita commissione e il premio verrà consegnato al laureando della tesi vincitrice il giorno sabato 24 ottobre 2009 sull'Isola di San Servolo a Venezia nell'ambito della 53° Biennale d'Arte di Venezia in occasione dell'apertura della mostra benefica d'arte Slanci Urbani degli artisti Lisa Borgiani e Massimo Nidini.

Il progetto è innovativo e intende fare leva sulla sfera emotiva, anziché su quella razionale; solitamente usata in questi casi. «Parlando di trapianto e di donazione degli organi, infatti, l'approccio di molti di noi è scientifico o quasi. Si fanno molte domande, si raccolgono informazioni, testimonianze e solo poi si prende una posizione. Arruolando l'arte per comunicare la donazione abbiamo invece voluto sperimentare un approccio», spiega Massimo Nidini, presidente dell'ARTI.

«Per incentivare lo studente ad approfondire l'interesse dell'arte come veicolo alla solidarietà stiamo organizzando anche un incontro tra le arti, spaziando dalla fotografia alla pittura, cui parteciperanno artisti e critici d'arte», aggiunge Nidini.

Inoltre, con questa iniziativa, l'ARTI, si propone anche di alimentare il dibattito e il confronto dei giovani su questo tema e contemporaneamente coinvolgere i giovani e sensibilizzarli.

Quella della donazione è una cultura già molto sviluppata sul territorio veronese. Tuttavia, è importante proseguire nella sensibilizzazione. Ed è proprio questo che l'ARTI, che conta circa duecento volontari, svolge da sette anni, collaborando anche con il Centro trapianti renali dell'ospedale di Borgo Trento, organizzando convegni, tavole rotonde di tipo medico-scientifico e supportando la crescita professionale di giovani chirurghi.

Attivo dal 29 novembre del 1968, data del primo intervento, il Centro trapianti veronese è stato il secondo a livello nazionale. È tutt'ora all'avanguardia e detiene il primato di trapianti a livello nazionale e si colloca ai primi posti come numero di interventi svolti in Italia.

«Dal 1968 ad oggi abbiamo svolto 1.430 trapianti, di cui il tredici per cento da donatore vivente. E la percentuale di successo a un anno, nonostante il rene sia un organo particolarmente sensibile al rigetto, è del novanta per cento», spiega Luigino Boschiero, chirurgo responsabile del Centro trapianti renali, che elenca tra i prossimi obiettivi del centro quello di ottenere l'autorizzazione anche al trapianto di pancreas: «un grande passo in avanti che completerebbe l'offerta».

«Il trapianto si appoggia necessariamente alla donazione. In alcune regioni la percentuale di opposizione supera addirittura il cinquanta per cento. In questo, invece, il Veneto e Verona in particolare si pongono ai vertici, con percentuali di opposizione molti basse», prosegue Boschiero.

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