(ANSA) La popolazione della Striscia di Gaza è ''sull'orlo del collasso. Vive in condizioni di estrema fragilità sociale, oltre che di igiene sanitaria''. Lo afferma Francesco Rocca, Commissario straordinario della Croce Rossa Italiana, appena rientrato da una missione nei territori Palestinesi, dove l'organizzazione di volontariato italiana, in collaborazione con la Mezzaluna Rossa Palestinese, gestisce centri psicosociali per l'infanzia e l'adolescenza.
''La situazione - spiega Rocca - è molto critica. Un milione e mezzo di persone vive in condizioni sociali e sanitarie molto difficili. Non hanno accesso all'acqua potabile, non hanno fognature, tutto viene scaricato in mare, facendo aumentare così l'inquinamento. E' poi in crescita l'uso di stupefacenti''. Fra l'altro - prosegue - ''l'aver ridotto lo spazio per la pesca accresce le difficoltà economiche dei pescatori e ciò non giova all'intera economia. E a fronte di un aumento di bisogni, non sono aumentati i transiti''. In questo contesto, sottolinea ancora il Commissario straordinario, ''il mercato sommerso la fa da padrone, i tunnel sono attivi. Attraverso questi arriva un po' di materiale ed anche la benzina''. La popolazione di Gaza ''chiede aiuto ed attenzione alla Comunità internazionale. Un'attenzione sia umanitaria, ma anche politica''.
La Cri è presente da cinque anni nei Territori palestinesi. Si occupa di sostegno psicosociale dei bambini e dei ragazzi, che sostiene per l'elaborazione dei traumi del conflitto. ''Il nostro programma - dice Rocca - ha un grosso successo. Sono migliaia gli interventi finora realizzati. Abbiamo intenzione non solo di continuare, ma anche di aumentare la nostra presenza, anche perché l'intervento psicosociale è un fatto importantissimo. Infatti, non è solo il conflitto che produce disagi. Anche la povertà crea violenze in casa, sui bambini e sulle donne.
E su questo bisogna lavorare''.