Il commento di Maroni al campo di via Salone a Roma. Il piano prevede la chiusura di oltre 80 campi abusivi, la ristrutturazione dei villaggi autorizzati e la realizzazione di nuovi insediamenti. «Il modello che abbiamo utilizzato per affrontare il problema dei nomadi sarà esportato in Europa dove esistono situazioni simili, ma che non vengono affrontate». Così il ministro dell'Interno Maroni ha commentato, parlando davanti ai giornalisti e agli abitanti del campo autorizzato di via Salone, alla periferia est di Roma, il piano presentato dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, dal prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro e dall'assessore alle politiche sociali Sveva Belviso. Maroni ha ricordato le risorse complessive messe a disposizione dal Viminale che ammontano a oltre 50 milioni di euro. «19.5 milioni per il comune di Roma e il Lazio - ha riferito Maroni - 16 per la Campania e 16.7 per il comune di Milano». Anche in Veneto e in Piemonte, ha annunciato Maroni, è già partito un progetto simile. Il piano prevede la chiusura di oltre 80 campi abusivi, la ristrutturazione dei villaggi autorizzati e la realizzazione di nuovi insediamenti. 13 campi potranno contare su presìdi di vigilanza e socio-educativi, le vecchie aree saranno bonificate e recuperate. I nomadi all'interno dei campi saranno censiti e dovranno sottostare ad impegni precisi, sarà consegnato loro il DAST, Documento di Autorizzazione allo Stazionamento Temporaneo. «È un intervento - ha detto il sindaco di Roma - nel quale sicurezza e integrazione, legalità e solidarietà rappresentano principi che non possono essere separati».

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