"Diecimila ettari di macchia mediterranea divorati dal fuoco: praticamente più del doppio del territorio incendiato in Sardegna in tutto il 2008. Un'immane tragedia non solo per la perdita di vite umane, ma anche a livello ambientale per la grande quantità di territorio distrutto e per il pregio naturalistico dell'area".
Con queste parole Vincenzo Tiana, presidente di Legambiente Sardegna commenta i roghi che stanno devastando diverse zone della Sardegna.
Secondo quanto emerge da Ecosistema Incendi 2009 di Legambiente, la Sardegna è una delle aree più colpite dai roghi in Italia, basta pensare che nell'ultimo anno sono andati in fumo ben 4.128 ettari con 724 roghi. La regione, al quarto posto per il numero di incendi nella classifica nazionale di Legambiente del 2008, è ancora indietro nella realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco, ad oggi aggiornato solo nel 35% dei comuni.
"Nonostante i segnali di miglioramento degli ultimi anni - ha aggiunto Tiana - c'è ancora la necessità di una maggiore collaborazione tra Regione e amministrazioni locali. La lotta agli incendi boschivi richiede un impegno a 360 gradi da realizzare durante tutto l'anno come prevede pure la legge n. 353 del 2000 in materia di antincendio boschivo, ancora oggi troppo spesso disattesa dalle amministrazioni comunali, che hanno invece in questa battaglia un ruolo fondamentale insostituibile".
"Il ritardo dei comuni nella realizzazione del catasto delle aree percorse dal fuoco, rappresenta un problema grave - ha aggiunto Sebastiano Venneri, vicepresidente di Legambiente -. Fermare a monte la possibilità di speculare sul fuoco è un'azione basilare che i sindaci, soprattutto delle zone ogni anno più colpite dalle fiamme, devono mettere in pratica per contribuire a mettere fine a questa ciclica emergenza. E dove le amministrazioni locali risultano inadempienti, sia la Regione a provvedere al catasto con i dati forniti dalla Forestale così che siano imposti i vincoli di legge a quelle aree. Solo così si potrà fermare il business che alimenta questa emergenza, eliminando a monte ogni possibilità di speculare sugli incendi".
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