Dopo il nuovo taglio da 6 milioni di euro, ammonta a 12 milioni la cifra sottratta. "Sbilanciamoci!" attacca l'esecutivo: tutela soltanto l'esercito
Un ridimensionamento preoccupante. Un taglio di sei milioni di euro che sommati ai 6 "sottratti" con il Decreto legge 106 sulle entrate, fanno 12 milioni di euro in meno a disposizione del fondo per il servizio civile nazionale. L'allarme è lanciato dalla campagna Sbilanciamoci! che spulciando i dati della legge finanziaria 2006 «tanto attenta nel tutelare le spese per l'esercito, quanto spensierata nel tagliare i fondi per i servizi sociali».
«Al contrario di quello che avviene per la difesa armata, per la quale si stanziano le risorse necessarie per 190mila uomini e nuovi mezzi e strutture - dichiarano Licio Palazzini, presidente di Arci Servizio civile e Massimo Paolicelli, presidente dell'associazione Obiettori nonviolenti, che aderiscono entrambi a Sbilanciamoci! - per il servizio civile al contrario è il numero dei volontari che deve adeguarsi alle risorse disponibili». Un'idea di fondo che «stronca qualsiasi programmazione legata ai bisogni del Paese. Non solo non è stata accolta la richiesta delle associazioni del servizio civile di portare il fondo ad almeno 280 milioni di euro, così da avviare al servizio civile 60mila giovani volontari, ma anzi si decide di tagliare il fondo esistente».
«Il servizio civile nazionale - attaccano Palazzini e Paolicelli - riscontra forti consensi tra i giovani ed è una forma di impegno molto importante. Ad ogni bando si riscontra un numero più che doppio delle domande di ammissione: se la risposta dello Stato è questa c'è poco da meravigliarsi del crescente distacco dei giovani dalle istituzioni».
La Nuova Ecologia, 7 ottobre 2005