L'utilizzo delle armi da parte di minori non deve essere incoraggiato in nessun contesto e pertanto la possibilità di cacciare per ragazzi di sedici anni, previsto dal disegno di legge di modifica dell'attuale legge 157/92 sulla caccia noto come Ddl Orsi, non può trovare consenso nelle istituzioni e nella società civile italiana.
Save the Children, la più grande organizzazione internazionale indipendente per la tutela e la promozione dei diritti dei minori, sottolinea come il provvedimento normativo, che ha appena concluso le audizioni in Commissione Ambiente del Senato, non vada nella direzione del superiore interesse dei minori (art. 3 Convenzione sui diritti infanzia e adolescenza).
Il provvedimento, sottolinea l'Organizzazione, rischia di alimentare una cultura della violenza che nuoce al sano sviluppo del ragazzo, senza contare i rischi che comporta affidare un'arma ad un minore, seppure accompagnato.
"Ci appelliamo a tutti coloro che, sia all'interno della maggioranza che dell'opposizione, hanno manifestato il proprio dissenso nei confronti dell'estensione del permesso di cacciare ai sedicenni" ha affermato Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia. "Tale provvedimento rischia di essere un implicito messaggio sulla liceità dell'utilizzo delle armi da parte dei minori e questo è fortemente diseducativo, soprattutto in questo momento in cui, a livello europeo, stiamo assistendo ad un aumento della violenza proprio tra i ragazzi".
"Qualsiasi accostamento di un bambino ad un arma è aberrante e comunica un messaggio violento, errato e fuorviante", ha inoltre commentato Valerio Neri, in riferimento alle polemiche delle scorse ore sulla campagna di Federcaccia, che raffigurava un bambino in tuta mimetica e con accanto un fucile. "In comunicazione spesso si utilizzano immagini in grado di destare e catturare l'attenzione, ma questo non può e non deve avvenire attraverso la strumentalizzazione di un minore."
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