Accordi di rimpatrio Ue-Paesi di provenienza e potenziamento agenzia Frontex: sono gli impegni del Consiglio informale Giustizia e Affari Interni a Stoccolma Maroni: «Una riunione proficua che segna un importante passo avanti nella gestione dei flussi migratori». Soddisfazione del ministro anche per la promulgazione della legge sulla sicurezza, pronto il regolamento attuativo.
Potenziare l'attività dell'agenzia Frontex nel Mediterraneo per il contrasto all'immigrazione clandestina, ma anche avviare accordi di rimpatrio con i Paesi di provenienza degli immigrati, non più bilaterali ma con l'Unione europea. Questi gli obiettivi su cui il consiglio informale Giustizia e Affari Interni (GAI) riunito oggi a Stoccolma si è impegnato a lavorare.
«È stata una riunione proficua che segna un importante passo avanti nella gestione dei flussi migratori» ha detto il ministro dell'Interno Maroni a conclusione della giornata di lavoro. «La stipula degli accordi di rimpatrio - ha sottolineato - non deve infatti essere solo un problema che riguarda i Paesi di arrivo o di transito». Il contrasto all'immigrazione clandestina, ha infatti più volte dichiarato Maroni, riguarda tutta l'Europa.
A margine dell'incontro Maroni ha espresso la sua soddisfazione anche per la promulgazione della legge sulla sicurezza: «La legge è stata promulgata - ha detto - questa è la cosa importante: adesso dobbiamo attuarla. In fase di attuazione si terrà conto delle osservazioni del Quirinale». «Noi - ha ribadito il ministro - accogliamo le valutazioni e i suggerimenti di tutti».
Il regolamento attuativo di competenza del Viminale sui volontari per la sicurezza, le cosiddette ronde, «è pronto e sarà emanato non appena la legge sulla sicurezza entrerà in vigore».