Grazie all'iniziativa del Comitato Organizzatore e del Comune di Roma, AMREF potrà realizzare in Kenya e Tanzania 65 pozzi, a cui saranno dati i nomi dei campioni del mondo Il nuoto scende in vasca per l'Africa.
L'attrice Caterina Murino, testimonial di AMREF, ha preso la parola durante la cerimonia di inaugurazione dei Mondiali di Roma allo Stadio dei Marmi per presentare il progetto "65 pozzi per 65 medaglie", grazie al quale saranno realizzati in Kenya e Tanzania tanti pozzi quanti sono i titoli mondiali assegnati dai Campionati. A ogni pozzo sarà associato il nome dei vincitori delle medaglie d'oro, per dare un valore ancora più alto al loro successo sportivo.
L'iniziativa è del Comitato Roma09, del Comune di Roma e delle società che hanno curato la realizzazione della cerimonia di apertura dei Mondiali (RCS Sport, Studio Festi, Carito and Partners Factory, Live Communication, Bendoni Communication e Bigberry). A beneficiarne invece sarà AMREF, fondazione africana per la medicina e la ricerca, che ha già individuato le aree in cui realizzare i 65 pozzi in Kenya, uno dei paesi al mondo con il più alto rischio di siccità, e in Tanzania, dove il problema principale è la contaminazione dell'acqua.
«Nei marmi di questo stadio gioiello - ha detto Caterina Murino nel suo intervento durante la cerimonia di apertura al Foro Italico - Roma ha accolto i figli dell'acqua di tutto il mondo. I giovani di 180 Paesi sono qui a testimoniare che l'acqua è l'elemento base del nostro pianeta e del nostro corpo. Dove c'è acqua, c'è vita. In Africa il mancato accesso ad acqua pulita è un'emergenza che causa morte e malattie.
Roma vuole inviare un messaggio di solidarietà a chi vive senz'acqua. Con l'aiuto di AMREF, l'organizzazione che lavora da più di mezzo secolo per la salute dell'Africa, il Comune di Roma, il Comitato Organizzatore e i produttori di questa cerimonia vogliono dare ai 65 titoli mondiali che saranno assegnati un significato ancora più alto. I futuri campioni diverranno degli ideali Ambasciatori dell'Acqua: a loro saranno intitolati 65 pozzi che AMREF realizzerà nel cuore dell'Africa. Portando acqua pulita, questi pozzi garantiranno vita e salute a migliaia di persone in Kenya e in Tanzania. I campioni del mondo non vinceranno solo una medaglia d'oro. Il loro nome sarà per sempre legato a un pozzo che contribuirà ad abbattere la mortalità infantile, restituendo il futuro a migliaia di bambini. Tra gli atleti qui presenti ci sono anche i rappresentanti di Kenya e Tanzania. La loro presenza è un simbolo della possibilità di riscatto per tanti giovani africani. Ringrazio la città di Roma per il sostegno e il finanziamento di questa importante iniziativa. Agli appassionati di nuoto di tutto il mondo chiedo di prendere posizione: sostenete AMREF per aiutare l'Africa a non avere più bisogno di aiuto».
Nel mondo esiste una quantità d'acqua più che sufficiente per gli usi domestici, l'agricoltura e l'industria: il problema non è la scarsità d'acqua, ma il mancato accesso a questa risorsa fondamentale. Ogni anno circa 1,8 milioni di bambini muoiono a causa di tifo, colera, dissenteria, gastroenterite e diarrea. L'accesso ad acqua pulita può ridurre i tassi di mortalità infantile di oltre il 20%.
La situazione è particolarmente critica in Africa, dove si calcola che circa 40 miliardi di ore di lavoro all'anno siano sprecate per andare ad attingere acqua da fonti spesso contaminate. Un peso sociale che ricade soprattutto sulle donne e sulle bambine, con effetti disastrosi: incuria dei figli, mancanza d'igiene domestica, assenteismo scolastico. È stato stimato che l'Africa Sub-Sahariana, per la mancanza di accesso ad acqua pulita, perde ogni anno circa il 5% del proprio Pil, pari a 28,4 miliardi di dollari. Una cifra superiore al flusso totale di aiuti pervenuti alla regione nel 2003. -
Fotografie in alta definizione di Caterina Murino durante un viaggio in Kenya possono essere scaricate dalla cartella online all'indirizzo
http://www.humyo.com/7986099-262266197 .
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