Un impegno quotidiano per accoglienza e integrazione, ma anche un lavoro costante per la cooperazione con i Paesi del Sud del mondo e la sperimentazione di possibili percorsi di rientro volontario assistito.
Sono queste le linee su cui si muove la Caritas. Va detto però che la legge sulla sicurezza approvata dal Parlamento Italiano e promulgata dal Presidente della Repubblica, per quanto concerne il fenomeno migratorio presenta - come ha sottolineato lo stesso Napolitano e come Caritas Italiana ha più volte evidenziato nel corso del lungo iter - alcuni aspetti controversi. Come contributo al confronto e al dibattito, per aiutare le Caritas diocesane nel lavoro di analisi della nuova normativa e dei suoi effetti, sono state elaborate una serie di considerazioni generali, ed altre più tecniche.

Degna di nota, nell'ambito del progetto NIRVA -che vede Caritas Italiana insieme a AICCRE (Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e Regioni d'Europa), ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), CIR (Consiglio Italiano per i Rifugiati) e OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni)- è anche l'iniziativa "Ritornare, volontariamente. Per ricominciare", presentata venerdì 17 luglio, nella sede dell'Aiccre (Piazza di Trevi 86, Roma).

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