Oggi c'è una categoria a rischio di esclusione sociale: gli Out of Family Children (OFC), ovvero bambini e adolescenti assistiti in realtà pensate come temporanee che in realtà si rivelano definitive, lasciandoli così in una condizione di limbo di cui nessuno si interessa e che non fa notizia.
Gli Out of family children quindi non sono solo quelli senza genitori, ma anche quelli che vivono in istituto o affidati a "tempo indeterminato", privati per sempre del calore di una famiglia. E' questo l'allarme lanciato da Ai.Bi. nella Tavola Rotonda in corso in queste ore a Bruxelles dedicata al progetto promosso da Ai.Bi. e co-finanziato dall'Unione Europea "Life institutional care".
Sarebbero due milioni e mezzo gli Out of family children che vivono nelle comunità residenziali o in affido familiare in 38 Paesi del mondo (di cui 17 appartenenti all'Unione Europea e 21 Paesi extra europei). E' questo il dato che emerge da una ricerca condotta da Ai.Bi., in cui si fotografa uno spaccato drammatico di instabilità e incertezza che riguarda sia i Paesi industrializzati che quelli in via di sviluppo. I minori che vengono assistiti per periodi prolungati in istituti e comunità educative non riescono a superare il trauma dell'abbandono, cui si aggiunge quello di vivere lontano da una famiglia per anni.
Per difendere i loro diritti Ai.Bi. ha proposto quindi di dare loro un riconoscimento giuridico. I minori di 18 anni che si trovano fuori dalla propria famiglia di origine devono essere definiti e quindi individuati, registrati e protetti. Ai.Bi. ha proposto quindi una Carta per identificare dieci fondamentali diritti innegabili per ogni OFC:
diritto di essere accolto in una famiglia;
diritto alla partecipazione e all'ascolto;
diritto ad una chiara e universale definizione dello stato di abbandono;
diritto alla nomina di un avvocato fin dall'ingresso nella categoria degli OFC;
diritto ad essere accompagnato da una equipe psico-socio-giuridica;
diritto ad essere sostenuto da un'associazione che abbia come precisa finalità la tutela dei diritti dell'infanzia;
diritto alla creazione di strumenti d'informatizzazione che rendano visibile ogni OFC; diritto di restare con fratelli e sorelle;
diritto di rimanere nella condizione di OFC solo temporaneamente;
diritto al risarcimento del danno quando il diritto ad una famiglia viene violato.
Partendo da questo decalogo Ai.Bi. ha chiesto che le istituzioni europee si rendano interpreti di questa istanza e pubblichino così una Carta europea sui diritti dei minori dove vi sia uno spazio dedicato agli OFC.
Per maggiori informazioni visita il sito
www.childout.org