"Il documento del MEF apre uno spiraglio positivo, ma ora si fissino obiettivi concreti e immediati all'interno del summit. Chiediamo a questo G8 di concludere accordi globali, condivisi dalle nazioni presenti, che riescano a imporre misure immediate per la mitigazione dei cambiamenti climatici". Così Maurizio Gubbiotti, coordinatore della segreteria nazionale di Legambiente ha commentato la bozza sul Clima presentata oggi all'Aquila.
"Infatti - prosegue Gubbiotti - nonostante il MEF abbia tracciato un quadro completo, fatto di buoni intenti per affrontare il global warming, all'interno del G8 si continuano a bypassare gli obiettivi preposti, rimandando l'impegno di ridurre le emissioni a un futuro lontano, come il 2050. Una data remota e nemmeno approvata da tutti. Solo con obiettivi a medio-termine e stanziamenti concreti, seppur calcolati in base alle specifiche responsabilità di ogni Paese, si può dar concreto seguito ai tanti proclami di questi giorni sulla necessità di sostenere i Paesi più poveri".
"Povertà e cambiamenti climatici - aggiunge Gubbiotti - vanno infatti di pari passo: gli effetti del riscaldamento globale sono già una realtà drammatica in molti Paesi, che hanno già pagato un prezzo altissimo in malattie e profughi. Una realtà tangibile rispetto alla quale non si può indugiare e che ormai è riconosciuta scientificamente anche dal MEF nel suo documento secondo il quale l'incremento della temperatura media globale al di sopra dei livelli pre-industriali non dovrebbe superare i due gradi centigradi".
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