Roma/L'Aquila, 9 luglio 2009 - Si è svolto oggi L'Aquila l'incontro tra i 14 delegati del Junior 8 Summit e i leader che partecipano al G8. In quest'occasione i ragazzi hanno rivolto un appello ai rispettivi leader affinché dimostrino autorevolezza con gli Stati che non raggiungono gli obiettivi relativi al cambiamento climatico e con quelli in cui gli standard riguardanti l'istruzione peggiorano. All'incontro, i rappresentanti del J8 hanno presentato queste ed altre raccomandazioni ai 14 leader che partecipano al G8. I giovani - accompagnati dal Ministro della gioventù Giorgia Meloni - sono stati scelti dagli altri partecipanti del Summit per rappresentare il Junior 8 dell'UNICEF a L'Aquila. I 14 delegati provengono dagli 8 Paesi del G8 e da Brasile, Cina, Egitto, India, Messico e Sudafrica. Complessivamente il team del Junior 8 Summit è composto da 54 giovani di età compresa tra i 14 ed i 17 anni. Durante l'incontro, I giovani hanno detto ai leader di volere un'istruzione - non solo primaria - di alta qualità per tutti i ragazzi e la possibilità di raggiungere la propria scuola senza rischi. «Se potessi chiedere ai leader del mondo di fissare una priorità a favore dell'infanzia, questa sarebbe l'istruzione» ha detto Sanjukta Pangi, 16 anni. «Ho dovuto lottare per andare a scuola. Se non avessi convinto mio padre a lasciarmi continuare a frequentare le lezioni, non sarei al Junior 8 Summit». Ai leader è stato chiesto di investire maggiormente nelle energie rinnovabili e di firmare collettivamente un significativo accordo a Copenhagen [sede della Conferenza ONU sul clima, 30 novembre 2009] che enfatizzi la partecipazione dei giovani nell'azione per il cambiamento climatico. Per contribuire a sollevare l'attenzione sulla questione dello sviluppo in Africa, i giovani hanno proposto uno specifico "bond per porre fine alla povertà" nel sottoscrivere nuove attività. I giovani hanno espresso grande preoccupazione per l'impatto della crisi finanziaria sulle loro vite. «Non abbiamo creato noi la crisi, ma avrà un impatto soprattutto su di noi e noi ne risentiremo. Speriamo che i leader ascoltino ciò che stiamo dicendo e agiscano adesso» ha detto la diciassettenne delegata USA Emmanuella Louidsor. I giovani che hanno incontrato i leader sono: Brasile: Mayara Tavares, 17 anni - Canada: Nigel Wodrich, 16 anni; Cina: Li Mengyuan, 16 anni - Egitto: Amira Shendy, 16 anni; Francia: Pauline Bossavie, 17 anni - Germania: Johanna Elter, 17 anni - India: Sanjukta Pangi,16 anni - Italia: Camilla Grassi, 14 anni - Giappone: Moeko Fuji, 16 anni, Messico: Mario Alberto Martinez Fuentes, 17 anni - Russia: Anzhelka Mikhailovna Asaeva, 17 anni - Sud Africa: Richmond Sajini, 15 anni - Regno Unito: Mellika Myers, 16 anni - Stati Uniti: Emmanuella Louidsor, 17 anni.

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