di Save the Children
E' la proposta che l'organizzazione internazionale rivolge anche quest'anno a tutte le imprese italiane con la Campagna Natale 2005.
"L'invito che facciamo è semplice", spiega Rita Girotti Responsabile delle Relazioni con le Aziende di Save the Children Italia, "devolvere parte o tutto il budget di solito utilizzato per i tradizionali regali natalizi, in favore dei bambini di cui Save the Children si occupa con i suoi numerosi progetti nel mondo".
A testimonianza della scelta e dell'impegno dell'azienda, Save the Children preparerà delle lettere personalizzate da inviare a clienti, dipendenti, fornitori e amici.
Un'altra possibilità per coloro che aderiranno alla Campagna Natale 2005 è l'acquisto di eleganti biglietti augurali o di un bel calendario. All'acquisto si può affiancare una donazione di cui si darà notizia all'interno del biglietto o del calendario.
Sono numerose le aziende e gli studi professionali che hanno partecipato e aderito con entusiasmo alle precendenti edizioni della Campagna. Nel solo 2004 sono stati oltre 200.
"Save the Children crede che le aziende possano e debbano avere un ruolo fondamentale nei cambiamenti sociali e nel sostegno alle sue numerose attività in favore dell'infanzia", prosegue Rita Girotti. "Per questo l'auspicio è che la Campagna Natale 2005 rappresenti un'ulteriore opportunità per nuove collaborazioni e per consolidare quelle esistenti".
Il ricavato della Campagna Natale 2005 servirà a finanziare i tanti progetti di educazione, intervento di emergenza, lotta allo sfruttamento e abuso, contrasto all'Aids che Save the Children porta avanti in oltre 100 paesi del mondo.
Per esempio, con 500 euro Save the Children ha la possibilità di dare sostegno psicologico e cure mediche in Etiopia ad oltre 100 bambine che hanno subito violenze; con 2.020 euro potrà acquistare in Etiopia, nella regione di Amhara, materiale edile per 20 centri dove i bambini riceveranno istruzione e potranno stare con i coetanei; con 6.500 euro sarà possibile installare 2 pompe idriche in Malawi all'interno di un progetto di prevenzione e cura per bambini affetti da HIV/AIDS; 10.000 euro servono a comprare 4 generatori di energia elettrica nei campi di accoglienza allestiti nei paesi colpiti dallo Tsunami; 27.420 euro permetterebbero di gestire un centro per i bambini vittime della tratta di esseri umani a Kinostudio, uno dei quartieri più poveri di Tirana.
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Vita, 30 settembre 2005