Legambiente ha aderito alla Carta delle Città e dei Territori d'Italia per il Clima. Aumenta quindi la condivisione al documento realizzato da Agenda 21 in collaborazione con Anci e Upi, a dimostrazione che l'Italia degli enti locali e delle Organizzazioni impegnate sul fronte della tutela dell'ambiente è pronta a rispettare gli obblighi presi dal Governo e dall'Europa sul fronte dei cambiamenti climatici e desidera essere messa nelle condizioni di poter migliorare il proprio intervento in modo sempre più capillare ed incisivo.
"L'adesione di Legambiente è determinante - mette in risalto Emilio D'Alessio, Presidente di Agenda 21 Italia - non solo perché si tratta di una delle più importanti organizzazioni italiane ma anche perché dimostra ulteriormente che nel nostro paese, le amministrazioni locali e la società civile, sentono il desiderio preciso di andare oltre alle divisioni ed agli schieramenti politici e sono pronte a prendere sul fronte dei cambiamenti climatici un impegno condiviso.
" Fra i Comuni che hanno dato l'appoggio alla Carta delle Città e dei Territori d'Italia per il Clima ci sono infatti Bologna, Firenze, Milano, Padova e Roma, fra le Province Modena, Ancona, Catanzaro, Lucca, Palermo, Rovigo e fra le Regioni l'Emilia Romagna e la Liguria. Oltre ad Ispra, Ambiente Italia, Inu, Kyoto Club.
"La lotta ai cambiamenti climatici - sottolinea Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Nazionale di Legambiente - deve essere sostenuta e condivisa da tutti gli attori della società civile. In questo contesto, però, bisogna tenere conto del ruolo fondamentale delle città in quanto responsabili di gran parte delle emissioni inquinanti totali e del 40% dei consumi energetici nazionali, senza trascurare il fatto che proprio nei centri urbani si manifestano in modo eclatante e pericoloso i fenomeni climatici estremi, come l'afa e il caldo torrido o le piogge torrenziali".
La Carta delle Città e dei Territori d'Italia per il Clima candida i Comuni, le Province e le Regioni d'Italia ad avere un ruolo attivo nel raggiungimento degli impegni sottoscritti dal Governo rispetto al Pacchetto 20+20+20 dell'Unione Europea e nell'ambito dei negoziati che si terranno a Copenhagen a dicembre 2009, quando verranno ridiscussi i contenuti dell'accordo che sostituirà il Protocollo di Kyoto.
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