In occasione della Giornata Internazionale in sostegno alle vittime di tortura, che si celebra ogni anno il 26 di giugno, la Coalición Colombiana Contra la Tortura - CCCT, ha organizzato oggi a Bogotá un incontro intitolato "Visibilizando el crimen de tortura en Colombia" ("Per rendere visibile il crimine di tortura in Colombia") alla Universidad Distrital Francisco José de Paula.
Durante l'evento, al quale parteciperà Eric Sottas, Segretario Generale della Organizzazione Mondiale contro la tortura (OMCT), sarà lanciata la campagna "Firme contra la tortura. Porque en Colombia la tortura sí existe", che denuncia l'uso generalizzato che si fa della tortura in Colombia, anche per l'impunità generalizzata di cui godono i carnefici, e promuove la firma e la ratifica da parte dello Stato Colombiano del protocollo facoltativo alla Convenzione ONU contro la Tortura e altre pene o trattamenti crudeli, inumani e degradanti.
Secondo i dati della Coalición Colombiana Contra la Tortura, tra il gennaio 2003 e il giugno 2008 almeno 1.194 persone sono state vittime di torture in varie parti del paese. Si trattava di persone di differente origine e occupazione, dai bambini agli studenti, dai contadini ai sindacalisti e ai prigioneri, il che evidenzia l'utilizzo generalizzato e sistematico di questa pratica, a cui si ricorre come metodo di coercizione sociale e politica, per ottenere attraverso la paura il controllo di persone e di intere comunità con atteggiamenti di autocensura, isolamento, passività e rassegnazione.
Nonostante l'esistenza e le prove raccolte degli atti di tortura, l'impunità è ancora molto frequente. Spesso il crimine di tortura viene nascosto in altri delitti come assassini o sparizioni forzate, il che impedisce che si prendano misure per prevenirlo e punirlo. Non solo, ciò preclude che alle vittime dirette e indirette, come i familiari, venga offerta adeguata assistenza, che permetta la loro riabilitazione e il recupero completo.
A fronte della molteplicità di impatti che le pratiche di tortura e altri trattamenti crudeli, inumani o degradanti causano a livello individuale, familiare e sociale, la Coalición Colombiana Contra la Tortura ha deciso di intraprendere una serie di azioni pubbliche, politiche e culturali con l'obiettivo di arrivare al riconoscimento di questo tipo di pratiche come un crimine di lesa umanità che deve essere prevenuto, perseguito e punito dallo Stato colombiano e rifiutato da tutta la società.
La Coalición Colombiana Contra la Tortura pubblica ogni anno un rapporto che raccoglie i casi di tortura raccolti dalle varie organizzazioni di cui costituita, tra cui Terre des hommes (TDH) Italia. A Bogotá TDH Italia gestisce un centro di assistenza psicosociale per le vittime di tortura che dal 2002 ad oggi ha aiutato oltre 4.000 persone. Le altre organizzazioni che compongono la Coalición sono: Asociación de Familiares de Detenidos-Desaparecidos - ASFADDES, Asociación MINGA, Colectivo de Abogados José Alvear Restrepo, Comisión Colombiana de Juristas, Corporación AVRE- Acompañamiento Psicosocial y Atención en Salud Mental a víctimas de violencia política, Corporación REINICIAR, Corporación Vínculos, Fundación Comité de Solidaridad con Presos Políticos e Organización Mundial Contra la Tortura.
Il prossimo rapporto verrà pubblicato in autunno.
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