Il problema dei bambini soldato e la necessità di costruire per loro un ambiente protettivo durante i conflitti. Se ne discuterà domani 23 giugno in Campidoglio nel corso di un incontro dal titolo "Bambini e giovani colpiti dai conflitti armati: ascoltare, capire, agire", promosso dal MAE e dal Comune di Roma, in collaborazione con l'Ufficio del Rappresentante Speciale del Segretario Generale ONU per i Bambini nei Conflitti Armati, UNICEF, Save the Children, UN Department for Peacekeeping Operations e Network dei bambini e giovani colpiti da conflitti armati (NYPAW). Interverrà anche il Ministro Frattini.
Negli ultimi decenni i bambini sono stati sempre più coinvolti nei conflitti in corso in tutto il mondo, sfruttati nelle guerre degli adulti come facchini, servitori, schiavi sessuali e anche come soldati. L'incontro internazionale di Roma affronterà in particolare il problema dei bambini soldato e verranno esaminate le "buone pratiche" per il reinserimento sociale, con testimonianze di ragazzi e ragazze che hanno subito le conseguenze delle guerre, di esperti di agenzie ONU, ONG, e autorità italiane.
Ci saranno anche delle sessioni sulla partecipazione dei ragazzi ai processi di pace e alle iniziative di giustizia e riconciliazione e sugli impegni delle istituzioni e della società civile italiana per i bambini colpiti da conflitti armati. Verrà inoltre inaugurata, in Piazza del Campidoglio, la mostra fotografica "Bambini di guerra: l'infanzia spezzata".
Articolata in quattro sezioni - bambine-soldato, bambini-soldato, reintegrazione, armi leggere - l'esposizione si basa sul libro "Bambini soldato", che raccoglie il lavoro di importanti fotografi. Autore e curatore della pubblicazione è Leora Kahn, con contributi scritti di Luis Moreno-Ocampo, Pubblico Ministero del Tribunale Internazionale; Jo Becker, di Human Rights Watch; Emmanuel Jal, musicista ed ex bambino-soldato.

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