Una domenica in moschea per parlare di prevenzione sul lavoro, normativa in materia di sicurezza e incidenti domestici. È successo il 14 giugno a Reggio Emilia, durante un incontro al quale hanno partecipato una sessantina di lavoratori stranieri di religione musulmana appartenenti a diverse etnie: marocchina, tunisina, egiziana e senegalese. L'iniziativa è stata organizzata e gestita dalla Sede INAIL cittadina insieme alla Ausl, con la mediazione e l'aiuto della associazione "Mondoinsieme" del Comune, che ha messo in contatto gli Enti organizzatori con i leader delle varie comunità. Infatti, solo grazie a un lungo e paziente percorso di conoscenza reciproca e di incontri preliminari con i referenti delle diverse etnie è stato possibile instaurare questo dialogo, che si intende proseguire già a partire dai mesi estivi, coinvolgendo altri gruppi quali gli indiani Tamil e i sik, la comunità nigeriana, la comunità ortodossa e soprattutto le donne. A loro in particolare saranno dedicati incontri separati nei quali - con maggiore libertà - si parlerà di salute femminile, di rischi domestici e delle cautele per evitarli, e della assicurazione casalinghe dell'INAIL. La scelta dei luoghi di culto dei diversi gruppi come sede degli incontri si è rivelata la più idonea per incontrare il maggior numero possibile di lavoratori stranieri altrimenti difficilmente aggregabili, essendo variamente distribuiti nei più diversi settori produttivi quali agricoltura, aziende metalmeccaniche del territorio, cantieri edili e trasporti. La scelta dei luoghi di culto per gli incontri si è rivelata felice soprattutto perché permette di incontrare i lavoratori stranieri in un ambiente loro familiare, in giorni di festa per la comunità, dunque in un clima informale e rilassato: il fatto poi che siano i rappresentanti degli Enti a recarsi nei luoghi di convivialità e di preghiera delle comunità contribuisce a creare un clima di apertura e di fiducia verso le Istituzioni, altrimenti viste come assenti o lontane. E proprio un clima di apertura e fiducia ha fatto da sfondo a tutto il pomeriggio di domenica 14 giugno nella moschea di Reggio Emilia, ove, nonostante il caldo torrido della giornata, è stato possibile parlare per quasi quattro ore con una platea di lavoratori attentissima e disponibile, che chiedeva e interveniva. Il tenore dell'incontro è stato colloquiale e del tutto informale, anche calibrato sulle richieste dei presenti: è stato possibile per l'INAIL dare numerose informazioni sugli infortuni e le malattie professionali, su ciò che occorre fare quando si verifica un infortunio sul lavoro, e per una più agevole fruizione dei servizi. Questa esperienza è stata infine preziosa anche per i rappresentanti degli Enti, per cogliere dalle testimonianze dirette dei lavoratori presenti uno spaccato delle loro condizioni di lavoro, delle difficoltà che incontrano ogni giorno anche sotto il profilo della sicurezza, diritto sempre più difficilmente esigibile in tempo di crisi economica e di precarietà del lavoro. Il che rende questa categoria di lavoratori tra le più vulnerabili ed esposte a rischio.

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