Il Moige chiede che le parole dette a favore della maternità diventino fatti e che siano predisposte azioni concrete per il suo sostegno, questo rappresenta il primo passo necessario ad arginare il crescente fenomeno degli aborti per motivi economici: è sempre più urgente la necessità di offrire un adeguato sostegno a tutte quelle donne che sono obbligate dal proprio reddito ad abortire.
Le Istituzioni competenti devono affrontare questo terribile problema, predisponendo concreti strumenti di sostegno tenendo conto anche del momento particolare di incertezza economica che rischia di esasperare ancora di più il fenomeno.
"Le dichiarazioni fatte dal Sottosegretario Giovanardi necessitano di diventare il prima possibile azioni concrete a sostegno delle madri che rischiano di dover rinunciare al proprio figlio a causa delle ristrettezze economiche in cui vivono" afferma Maria Rita Munizzi, Presidente nazionale del Moige, "Questo tipo di aborto è un fenomeno ingiusto che è purtroppo da sempre presente nella realtà italiana, in quanto priva di reali forme di sostegno ai futuri genitori, sia di tipo economico sia di servizi realmente accessibili e gratuiti."
"E' necessario che si affronti veramente il fenomeno aiutando tutte quelle donne che non possono per tali motivi fare la scelta di portare a termine la gravidanza e tenere il proprio bambino." Prosegue Munizzi "La questione delle difficoltà economiche, causa molto diffusa nella scelta di abortire per la donna, deve essere affrontata con decisione, perché uno Stato civile deve mettere la futura mamma nella condizione di operare una scelta libera, garantendole l'adeguato sostegno nel caso decida di portare a termine la gravidanza."
Dove ogni interruzione di gravidanza ha un costo per il sistema sanitario di circa 10mila euro, si dovrebbe offrire almeno la stessa cifra a chi decide di portare a termine la gravidanza garantendo così una parità di trattamento economico per ambedue le scelte.