Milano, 15 giugno 2009 - Terre des Hommes lancia un appello al mondo politico e alla società civile per la modifica del cosiddetto "Pacchetto Sicurezza" prima della sua approvazione definitiva al senato. "Quel testo presenta alcune palesi violazioni dei diritti dell'infanzia", dichiara Raffaele Salinari, presidente della Federazione Internazionale Terre des Hommes "prima fra tutte l'impossibilità della registrazione all'anagrafe dei figli dei migranti che non avranno nome né cittadinanza". Per bloccare questa norma che va contro il diritto fondamentale per ogni bambino di avere un nome e ricevere protezione, Terre des Hommes lancia una petizione on line che si può sottoscrivere alla pagina
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Una norma (1) del "Pacchetto Sicurezza" ancora fermo al Senato per la sua approvazione definitiva rischia di negare il diritto all'esistenza per migliaia di bambini migranti in Italia in quanto renderà impossibile per i genitori migranti irregolari l'iscrizione all'anagrafe dei propri figli dopo la nascita. Questo perché dovranno presentare insieme ai loro documenti il permesso di soggiorno. "Questi bambini diventeranno invisibili per le istituzioni italiane, non potranno accedere all'istruzione primaria e, in mancanza di una minima tutela, potranno diventare oggetto di abuso, sfruttamento, tratta, pedo-business e vittime della criminalità organizzata".
In violazione del diritto fondamentale a crescere nella propria famiglia, riconosciuto dalla nostra Costituzione e dalla Convenzione ONU dei Diritti dell'Infanzia, per i bimbi nati in ospedale si potranno aprire procedimenti per lo stato di abbandono del neonato poiché i genitori non potranno riconoscerli. Per questo è prevedibile che aumenteranno i casi di parti al di fuori degli ospedali, in ambienti non sicuri dal punto di vista sanitario, con gravi rischi per la salute delle mamme e dei loro bambini.
Terre des hommes, preoccupata per i rischi che il decreto presenta, lancia un appello e chiede con forza al Parlamento di modificare il testo in discussione in modo tale da offrire ad ogni bambino sul territorio italiano pari opportunità in ogni contesto sociale in cui viva o dal quale provenga, nel pieno rispetto dei principi nazionali e internazionali per la protezione e la tutela dell'infanzia.
(1) La norma del DDL 733-B contenuta nell'art. 45 (1 f) che modifica l'articolo 6 comma 2 del Testo unico sull'immigrazione approvato con decreto legislativo 286/1998.
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