"Il quoziente che chiedono le famiglie non deve essere inteso come concessione ma come un diritto che metta fine ad una discriminazione che dura da oltre 30 anni e che è stata riconosciuta come tale anche dalla Corte Costituzionale" ha dichiarato Maria Rita Munizzi, Presidente Nazionale del Moige.
"Attualmente" prosegue Maria Rita Munizzi "il sistema fiscale vigente è talmente penalizzante per le famiglie, in particolare per quelle numerose e monoreddito, che in Italia non conviene più sposarsi ma separarsi poichè esistono molte più agevolazioni fiscali per i separati che per le coppie sposate".
Conclude la Presidente del Moige: "Le famiglie italiane oggi hanno estremo bisogno di un sistema fiscale che non penalizzi chi ha figli ma che tenga conto del reale costo dei figli stessi".
Il Moige, quindi, auspica nuovamente la realizzazione di interventi concreti per genitori e figli, non solo con l'introduzione del quoziente familiare ma anche con la predisposizione di un ventaglio di azioni per favorire l'accessibilità dei servizi a sostegno della genitorialità e l'approvazione di provvedimenti inerenti la conciliazione dei tempi famiglia e lavoro, prendendo esempio dal riuscito modello francese.