Una missiva molto apprezzata quella recentemente inviata dal ministro degli Affari Esteri, Franco Frattini, alle associazioni ambientaliste in merito alla legge comunitaria e alla direttiva europea relativa alla protezione, gestione, regolazione e sfruttamento degli uccelli selvatici. "Questa lettera, che non dà adito a possibili fraintendimenti o ambigue interpretazioni - commentano Legambiente, Amici della Terra, Fare Verde - azzera qualsiasi strumentalizzazione volta ad alimentare nei cacciatori italiani l'illusione di poter modificare le norme in vigore per sparare più a lungo, a più specie e senza alcun ostacolo in giro per il Paese".
Il ministro, nel confermare la Sua personale sensibilità su queste tematiche, scrive infatti che per quanto riguarda la caccia ai piccoli passeriformi, principali vittime della caccia in deroga - pratica che la normativa comunitaria chiede sia concessa esclusivamente in via eccezionale -, il governo ha già avviato i contatti con le Regioni inadempienti e si è impegnato a rimuovere le disposizioni regionali in contrasto con la normativa comunitaria, anche attraverso le opportune modifiche alla normativa nazionale, che comunque manterrà inalterati gli attuali termini del calendario venatorio, compresi tra il 1 settembre e il 31 gennaio.
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