Un primo bilancio del periodo di emergenza accanto alla Caritas dell'Aquila e alla popolazione colpita e la prosecuzione del piano di prossimità e di accompagnamento nella prospettiva della ricostruzione. È quanto emerge dal report (pdf - 408 kb) messo a punto da Caritas Italiana, mentre nelle diverse zone si fa sempre più consistente e continuativa la presenza delle Delegazioni regionali con operatori e volontari.

Arrivano ancora le offerte raccolte durante la colletta nazionale di domenica 19 aprile 2009 e sono già pervenuti oltre 15 milioni di euro a Caritas Italiana, ai quali si aggiungono i 5 milioni messi a disposizione dalla Cei.

Caritas Italiana si è prontamente attivata per dare sostegno e solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma che, all'alba del 6 aprile, ha devastato L'Aquila e altri centri dell'Abruzzo. Ha avviato un Centro di Coordinamento nazionale presso la parrocchia San Francesco d'Assisi nel quartiere Pettino, periferia ovest dell'Aquila, consolidato dalla presenza di tre operatori stabili, da cui dipendono tutti gli aiuti della rete Caritas alle popolazioni colpite dal terremoto. Fondamentale l'opera della Caritas diocesana aquilana e delle altre Caritas della delegazione Abruzzo-Molise.

Il Centro di coordinamento Caritas ha suddiviso il territorio colpito dal sisma in 9 zone omogenee, "affidate" alle Delegazioni regionali delle Caritas diocesane. I primi gemellaggi sono entrati nel vivo una settimana dopo il sisma, anche con l'invio di operatori e volontari che, per un lungo periodo svolgeranno opera di ascolto e assistenza delle persone terremotate, soprattutto delle fasce più fragili (anziani, malati, disabili, minori, migranti). Caritas Italiana ha stretto poi un accordo con l'Azione Cattolica Italiana, per l'impegno dei volontari che si alterneranno nell'area del disastro. Intese e sinergie sono state sviluppate anche con le Acli e con la Pastorale giovanile e con le molteplici associazioni collegate alle realtà ecclesiali.

Dall'inizio dell'emergenza, sono stati distribuiti beni di prima necessità a più di 3.000 persone. Caritas Italiana ha già confermato la disponibilità a realizzare opere di ricostruzione, articolate in tre settori. In primo luogo verranno allestiti, nei pressi dei villaggi di prefabbricati, alcuni centri della comunità, strutture socio-pastorali polifunzionali. In secondo luogo, un grande sforzo sarà profuso sul versante dell'edilizia sociale per categorie deboli: verranno costruiti edifici in muratura, definitivi, per anziani, disabili e soggetti con varie forme di svantaggio. In terzo luogo, si effettueranno, in base alle esigenze segnalate dalle autorità locali, interventi di edilizia scolastica, per istituti pubblici o privati.

Continua anche la solidarietà della rete internazionale e sono ormai più di 60 le Caritas estere che hanno manifestato vicinanza alla sorte delle vittime e disponibilità a contribuire agli aiuti e alla ricostruzione.

Per sostenere gli interventi in corso (causale "TERREMOTO ABRUZZO") si possono inviare offerte a Caritas Italiana tramite
C/C POSTALE N. 347013 (*BIC: BPPIITRRXXX)
o tramite UNICREDIT BANCA DI ROMA S.P.A.
IBAN IT38 K030 0205 2060 0040 1120 727 (*BIC: BROMITR1707)

Offerte sono possibili anche tramite altri canali, tra cui:

Intesa Sanpaolo, via Aurelia 796, Roma
IBAN: IT19 W030 6905 0921 0000 0000 012
*BIC: BCITITMM

Allianz Bank, via San Claudio 82, Roma
IBAN: IT26 F035 8903 2003 0157 0306 097
*BIC: BKRAITMM

Banca Popolare Etica, via Parigi 17, Roma
IBAN: IT29 U050 1803 2000 0000 0011 113
*BIC: CCRTIT2T84A

CartaSi e Diners telefonando a Caritas Italiana
tel. 06 66177001 (orario di ufficio)

* Per bonifici provenienti dall'estero

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