Colombo / Roma, 3 giugno 2009 - Mentre nelle settimane passate migliaia di persone sono fuggite dal Vanni, principale zona di conflitto nel nord dello Sri Lanka, i team di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno lavorato, a fianco del Ministero della Salute, per fornire assistenza medica e chirurgica alle vittime del conflitto. La situazione resta allarmante sia per quanto riguarda la situazione negli ospedali sia tra i 269mila sfollati nel distretto di Vavuniya.
Nei tre ospedali dove MSF lavora insieme al Ministero della Salute oltre 500 feriti ricevono cure quotidiane.
Il 22 maggio, MSF ha allestito un ospedale da campo vicino ai campi sfollati di Manik Farm, ospedale che è ora il punto di riferimento sanitario per i 225mila sfollati della zona. Questa struttura temporanea, per rispondere all'attuale emergenza, offre assistenza medica e chirurgica 24 ore su 24. L'attività chirurgica è iniziata il 26 maggio. Ogni giorno lo staff chirurgico esegue tra i 6 e i 10 interventi, soprattutto pulizia di ferite.
"I pazienti ricoverati nelle strutture mediche del Ministero della Salute a Manik Farm vengono in gran parte trasferiti al nostro ospedale", ha spiegato Severine Ramon, coordinatore dell'ospedale da campo di MSF. "Nella prima settimana sono arrivati più di cento pazienti, soprattutto con ferite infette, bambini colpiti da gravi infezioni respiratorie e disidratati a causa della diarrea. Le attuali restrizioni all'accesso ai campi stanno limitando e rallentando la nostra capacità di rispondere ai bisogni medici tra gli sfollati."
MSF continua a supportare le attività mediche e chirurgiche del Ministero della Salute nell'ospedale di Vavuniya, dove il numero dei pazienti rimane almeno tre volte superiore ai 450 posti letto disponibili. MSF ha inoltre avviato un ambulatorio dedicato alle fasciature, vicino ai reparti ospedalieri, e ogni giorno lo staff medico esegue e cambia circa 60 fasciature. Cento operatori di supporto si occupano dei pazienti dell'ospedale, cibandoli e assistendoli quotidianamente.
Dozzine di pazienti sono stati trasferiti dall'ospedale di Vavuniya al vicino ospedale Pampaimadu Ayurvedic per ricevere assistenza post-operatoria, fisioterapia inclusa. Nell'ospedale è stata inoltre attrezzata una piccola sala operatoria per gli interventi chirurgici minori.
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