Registrate 140mila denunce e 178 morti bianche. Colpiti in particolare i lavoratori provenienti da Romania, Albania e Marocco. I settori più a rischio: costruzioni, industria dei metalli e trasporti. Tra le regioni maglia nera a Lombardia, Emilia Romagna e Veneto
Cresce in Italia il numero degli infortuni sul lavoro tra gli stranieri. Nel 2007 sono state oltre 140mila le denunce, di cui 178 relative a incidenti mortali. In totale la quota di infortuni degli immigrati ha superato ormai il 15% del totale, con un aumento, solo nell'ultimo anno, di oltre 11 mila casi rispetto al 2006. Il fenomeno in parte è spiegato dalla crescita dell'occupazione straniera nel nostro paese.
Il dato degli incidenti è comunque in controtendenza rispetto all'andamento generale, per il quale si riconferma, invece, il trend decrescente osservato negli ultimi anni. In generale, quindi, la riduzione annua complessiva degli infortuni dell'1,7% per il 2007, è il risultato della contrazione delle denunce degli infortuni a lavoratori italiani e dell'aumento di quelle degli stranieri.
Lo rende noto l'INAIL, in occasione della presentazione oggi a Roma del progetto "Lavorare sicuri". Rispetto ai Paesi di provenienza l'aumento è stato maggiore tra i migranti dell'Unione europea, quasi il 150% in più rispetto all'anno precedente. Il fenomeno è dovuto all'ingresso dal primo gennaio 2007 di Romania e Bulgaria in Ue. Se si considera, invece, il settore di attività economica, il numero più alto di infortuni si rileva in quelle attività dove più forte è l'impiego di manodopera straniera, cioè nelle costruzioni, nell'industria dei metalli e nei trasporti.
Per quanto riguarda le morti sul lavoro, gli 11 casi in più rispetto al 2006 hanno riguardato in modo particolare i lavoratori dell'industria e servizi. In totale le denunce mortali dei migranti rappresentano poco meno del 15% del totale, ma l'entrata tra i Paesi comunitari della Romania, che detiene il primato delle morti bianche nel nostro paese, ha fatto aumentare i casi per i Paesi dell'Unione di oltre due volte e mezzo.
Il maggior numero di incidenti e morti sul lavoro, infatti si registra per lavoratori originari della Romania, del Marocco e dell' Albania. Rispetto, infine, alle regioni il maggior numero di casi tra gli stranieri si registra in Lombardia con 29 mila denunce e 45 casi mortali(21% del totale); Emilia Romagna con 27mila infortuni e 25 morti su lavoro (19%) e Veneto con 24 mila incidenti e 21 morti (17%).