Un cavallo per compagno di viaggio alla scoperta dei sentieri d'Italia. Ma non solo. La nuova campagna di Legambiente Parchi a cavallo, organizzata insieme all'associazione sportiva "Parchi a cavallo" affiliata alla UISP, nasce con l'obiettivo ambizioso di promuovere il turismo equestre nei parchi e nelle aree protette del nostro Paese. Per diletto e sport, ma anche per un attento monitoraggio del territorio e il rilancio delle economie che vi si legano.
Il trekking inaugurale, "Ippovia delle Foreste Sacre",
è previsto dal 29 maggio al 2 giugno: un giro nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, accompagnati da guide locali e dal Corpo Forestale dello Stato. Quest'ultimo, in particolare, attraverso il CTA di Pratovecchio, ha partecipato all'organizzazione dell'intero programma. Partenza da Pratovecchio, per toccare realtà di notevole richiamo quali i santuari di Vallombrosa, Camaldoli e La Verna attraverso itinerari collinari e di montagna e foreste di massima valenza naturalistica.
"Il turismo equestre è un fenomeno in espansione - spiega Antonio Nicoletti, responsabile Aree protette di Legambiente - perché è un modo per rilanciare nuove e vecchie attività. Soprattutto è una strategia vincente per tutelare la qualità dell'ambiente e per un uso più accorto e razionale delle risorse naturali. Svilupparlo in Italia, da sempre territorio vissuto e attraversato dalle attività umane, è, per altro, più semplice di quanto sembri. Gli itinerari esistono da sempre, basta riaprirli e farli vivere nuovamente tornando a frequentarli".
Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna ha con piacere aderito a questa iniziativa. Il presidente Luigi Sacchini spiega: "Siamo davvero lieti di sostenere le forme di fruizione dell'area protetta compatibili con i valori che perseguiamo. Questo progetto di turismo sostenibile inoltre ci permette di svolgere appieno il nostro compito, che è quello di mettere in rete tutte le forze migliori valorizzando e facendo conoscere delle foreste verdissime e degli ambienti straordinari".
L'obiettivo di Parchi a cavallo è dunque quello di monitorare e sviluppare i tanti sentieri già realizzati, sia a livello regionale che nazionale, nonché di realizzare dei percorsi attrezzati, con punti tappa e di assistenza, anche grazie all'appoggio di circoli ippici e aziende agrituristiche.
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