"Sarebbe utile approfittare veramente dell'occasione per impostare la costruzione di un sistema energetico a bassa emissione di CO2, alternativo a quello attuale. Perché è chiaro che non si può vivere di solo petrolio e che la stabilità del prezzo del greggio, posta al centro di questo G8, non è assolutamente la soluzione né per la crescita economica, né contro il cambiamento climatico". Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente commenta così i primi esiti del G8 energia in corso a Roma.
"Se queste sono le premesse, viene da chiedersi quali risultati potrà mai conseguire il G8 di luglio - prosegue Cogliati Dezza -. Gli investimenti vanno attivati per la ricerca in efficienza energetica e le rinnovabili per un modello di sviluppo che, per altro, può e deve fare a meno del nucleare. Perché oltre ai pesanti rischi che l'energia atomica comporta, i costi per la realizzazione delle centrali sarebbero tali da assorbire tutte le risorse. Pianificare stanziamenti per il nucleare insieme a incentivi per le fonti pulite è come pretendere di avere la botte piena e la moglie ubriaca".
Positivo il commento di Legambiente sulla firma dello Statuto dell'accordo internazionale per la cooperazione sull'efficienza energetica siglato ieri da 13 Paesi, tra cui l'Italia, nel corso della prima giornata del G8 Energia.
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