Milano) Due "fiocchi rosa" e un "fiocco azzurro" per festeggiare i primi tre abbinamenti di bambini speciali, i cui casi sono stati segnalati nella Rubrica di Ai.Bi. "Cerco una famiglia".
Si tratta di una bimba sudamericana con una patologia del sangue che la accompagna dalla nascita; leggendo la sua storia sul sito di Ai.Bi. una famiglia italiana ha preso a cuore il suo caso e ne ha domandato immediatamente l'adozione. C'è poi il caso di una bambina dell'Est Europa, nata con un difetto congenito al cuore, di cui ha chiesto l'adozione una famiglia straniera. Il fiocco azzurro va, infine, a un bimbo sudamericano di 11 anni che ha trovato, nonostante sia per molti grandicello, una famiglia straniera disposto ad adottarlo.
Come loro, ci sono migliaia di bambini che vivono negli istituti e che, anno dopo anno, vedono diminuire la possibilità di essere adottati. Vengono infatti considerati troppo "grandi" dalle aspiranti famiglie adottive, presentano problemi di salute, hanno la pelle "troppo scura". Tutti hanno in comune un enorme bisogno di avere al più presto una famiglia.
L'idea di creare un progetto specifico per i casi di minori considerati di difficile adozione è nata proprio per far conoscere questi bambini per quello che sono realmente: bambini "speciali" che hanno bisogno di genitori altrettanto "speciali".
Le coppie che daranno la loro disponibilità ad accoglierli dovranno essere in possesso dell'idoneità all'adozione internazionale e seguiranno un percorso specifico di accompagnamento (che prevede l'intervento di medici e psicologi) dalla fase dell'abbinamento fino a quella del post-adozione.
"Cerco una Famiglia", attivo sul sito di Ai.Bi. dallo scorso 22 aprile, ha avuto ad oggi più di 3300 contatti ed è diventata la sezione con il maggior tempo di lettura da parte degli utenti (in media due minuti e mezzo).