"La relazione della Presidente Marcegaglia è apprezzabile e condivisibile in molti punti, ma in tema di ambiente e innovazione ci aspettavamo una maggiore concretezza". Così Vittorio Cogliati Dezza commenta l'intervento di Emma Marcegaglia all'assemblea nazionale di Confindustria.
"E' positivo infatti, che la Presidente abbia citato i settori e gli appuntamenti che influiranno sulle scelte future - dai negoziati di Copenhagen all'innovazione tecnologica che verrà dai prodotti per l'energia e l'ambiente - ma sarebbe stata utile una maggiore incisività nell'indicare i settori nei quali intervenire da subito per dare un concreto segnale della volontà di Confindustria di voler realmente affrontare i problemi dell'impatto ambientale delle produzioni, delle emissioni che provocano i cambiamenti climatici, dei vincoli a tutela dell'ambiente e del paesaggio per definire le linee di una nuova economia a basse emissioni di Co2.
Sulla legalità - ha continuato Cogliati Dezza - pur apprezzando poi il richiamo della Presidente agli industriali del Nord sulla diffusione delle mafie anche in quelle regioni, sarebbe stato più corretto ricordare che proprio parte degli imprenditori settentrionali sono stati riconosciuti quale pezzo effettivamente responsabile delle attività illecite che hanno devastato gran parte del Sud, come nel caso del traffico illecito dei rifiuti tossici in Campania.
Concordiamo poi con Emma Marcegaglia sull'ottimismo dimostrato per lo sviluppo futuro del nostro Mezzogiorno, grazie alla voglia di legalità dei giovani e delle imprese - ha aggiunto il presidente di Legambiente - ma non possiamo invece sorvolare sull'aver accomunato gli enti parco, spesso fondamentali presidi contro fenomeni illeciti e devastazioni del territorio, a quegli enti scandalosamente inutili che costellano la nostra burocrazia pesando significativamente sulle tasche degli italiani".