Da aprile il conflitto nella Provincia della Frontiera Nord Occidentale (North West Frontier Province- NWFP) in Pakistan si è intensificato nei distretti di Lower Dir, Buner e ora in quello dello Swat. A causa della guerra in corso nella NWFP, Medici Senza Frontiere (MSF) una settimana fa è stata costretta a interrompere l'attività medica d'urgenza nel distretto dello Swat.
MSF era l'unica organizzazione umanitaria medica a fornire assistenza all'ospedale di Mingora e a fornire un servizio di ambulanze nello Swat. Nel Lower Dir, MSF continua a fornire acqua potabile e assistenza sanitaria di base agli sfollati presenti in due campi. A Peshawar MSF è pronta per l'eventuale arrivo di altri profughi, compresi civili feriti che non possono ricevere cure vicino a casa. MSF dispone di un équipe a Dargai e Malakand per assistere tutti coloro che hanno bisogno di interventi chirurgici.
MSF fornisce supporto al centro traumatologico di Peshawar e al pronto soccorso dell'ospedale di Khyber. Inoltre MSF opera in un campo sfollati nel Distretto di Mardan dove fornisce assistenza sanitaria e acqua potabile, allestisce latrine e distribuisce aiuti umanitari a mille famiglie.
Quando lo scorso aprile la violenza è esplosa nelle Zone Tribali Federalmente Amministrate (FATA) e nella Provincia della Frontiera Nord Occidentale, MSF ha potuto distribuire aiuti umanitari ad più di 100 famiglie giunte dal distretto di Buner.
MSF continua a lavorare in quattro ambulatori sanitari nei quartieri di Peshawar dove vengono ospitate famiglie sfollate: si stima che circa 45mila profughi vivano presso famiglie ospitanti, su una popolazione residente stimata di 66mila persone. MSF forniva assistenza sanitaria di base e inviava i pazienti a strutture di secondo livello. Da agosto 2008 un'équipe di MSF ha anche fornito supporto a Charsadda e ha fornito aiuti umanitari e tende, acqua e strutture igienico-sanitarie (latrine, servizi e sistemi di drenaggio delle acque), a più di 30mila sfollati a Peshawar, Charsadda e a Mardan.