Roma, 18 maggio 2009 - «Delegittimare l'operato di Organizzazioni delle Nazioni Unite che da sempre hanno il compito specifico di svolgere una azione di supporto ai governi ed alle popolazioni è un errore» dichiara Vincenzo Spadafora Presidente dell'UNICEF Italia.

«È un segnale che giudico pericoloso» continua «una reazione scomposta quella del Governo nei confronti dell'UNHCR che innesca un meccanismo perverso attraverso il quale ancora una volta si vuole far percepire all'opinione pubblica in maniera negativa il ruolo invece fondamentale che tali organizzazioni svolgono ogni giorno.

Si "gioca" a non riconoscere proprio quel sistema di garanzia e di fiducia di cui da sempre esse stesse godono nella società.»

«Talvolta le Organizzazioni delle Nazioni Unite sopperiscono proprio alle mancanze dei governi, attraverso un'azione di supporto e sostegno alle popolazioni di tutto il mondo, operando in situazioni difficili e di conflitto e strappando alla guerra ed alla fame milioni di persone. 

Dispiace dover osservare che in Italia il Governo abbia messo ciò a repentaglio, attraverso tagli alla cooperazione internazionale che, come abbiamo già denunciato a novembre, mettono a serio rischio la vita di migliaia di esseri umani, nel nostro caso di bambini e di cui fino ad oggi si è taciuto.»
C'è una forte preoccupazione sul modello di società che si va delineando. Ancor prima degli effetti delle misure del pacchetto sicurezza ci preoccupa in questo momento l'idea di Paese che ne scaturisce. 

Nel DNA degli italiani esiste un modello di società accogliente, aperta e tollerante, che pone il rispetto dei diritti umani al centro della propria azione e che spesso per "difetto" di comunicazione non viene fuori o si preferisce non far venir fuori.»

«Chiediamo» conclude Spadafora «che l'Italia rispetti tutte le Convenzioni internazionali ratificate e tenga fede ai propri impegni collaborando e salvaguardando il ruolo di tutte quelle istituzioni che ogni giorno sono impegnate a garantire i diritti inviolabili degli esseri umani.»

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