Con un taglio di 40 miliardi di euro agli aiuti pubblici allo sviluppo, i governi europei stanno dando le spalle alle fasce più vulnerabili della popolazione mondiale, come bambini e donne. Questo proprio nel momento in cui si evidenziano le pesantissime conseguenze della crisi economica globale nei paesi in via di sviluppo. Il nuovo rapporto di CONCORD "AidWatch 2009", lanciato oggi a Bruxelles punta il dito sulla mancanza di coerenza rispetto agli impegni assunti dai governi europei per i finanziamenti alla cooperazione allo sviluppo e la reiterata tendenza a nascondere nei dati ufficiali spese che nulla hanno a che fare con gli aiuti pubblici allo sviluppo.
"Dei quasi 50 miliardi dichiarati come aiuti nel 2008, almeno 5 sono stati spesi come cancellazione del debito di alcuni paesi in via di sviluppo, 2 per la formazione scolastica di studenti stranieri in Europa e quasi uno per l'accoglienza e il rimpatrio dei rifugiati", dichiara Raffaele K. Salinari, Presidente della federazione Terre des Hommes International. "Siamo lontanissimi dagli obiettivi fissati con la Dichiarazione dei Millennium Goals dell'ONU, secondo i quali entro il 2015 i paesi dell'Unione Europea avrebbero destinato lo 0,7% del PIL agli aiuti pubblici allo sviluppo per sconfiggere la fame e la povertà estrema nel mondo1. E' un target che la stragrande maggioranza dei membri non raggiungerà, anzi. L'Italia, per esempio, non solo ha destinato nel 2008 solo 3.081 milioni di euro, pari allo 0,16% del PIL, ma anche ha annunciato un taglio del 50% dei fondi per la cooperazione per il 2009. Se poi togliamo le somme spese per la cancellazione del debito, gli aiuti legati e i costi per studenti e rifugiati arriviamo a soli 2.442 milioni. E' ben soprendente questo disinvestimento nella cooperazione dell'Italia, se si pensa che questo è uno strumento primario per frenare l'emigrazione dai paesi impoveriti o in guerra".
Il report di CONCORD dimostra come solo lo 0,34% del PIL europeo, pari a 42 miliardi di euro, è stato devoluto in aiuti "genuini" per lo sviluppo. Questa cifra è irrisoria, se confrontata a quelle spese in Europa per coprire i buchi nei bilanci delle banche europee. Oltre 150 miliardi di dollari sono stati mobilitati per il solo salvataggio della Northern Rock e Dexia, ovvero più del doppio di quanto destinato agli aiuti pubblici allo sviluppo! Ma a causa della riduzione dei fondi combinata alla scarsità e al rialzo dei prezzi delle materie prime alimentari quest'anno ci saranno 46 milioni di persone in più nel mondo che dovranno vivere con meno di un dollaro al giorno.
La Federazione Internazionale Terre des hommes (IFTDH) ha sede centrale a Ginevra e undici organizzazioni federate iche complessivamente sostengono e finanziano oltre mille progetti di emergenza e cooperazione allo sviluppo in 70 paesi. Contemporaneamente Terre des Hommes porta avanti campagne di advocacy a livello locale, nazionale e internazionale per promuovere i diritti dei minori e contribuire all'eliminazione dello sfruttamento e abuso dell'infanzia. Per ulteriori informazioni www.terredeshommes.org
La Federazione Terre des Hommes è uno dei fondatori di CONCORD, la confederazione europea di 1.600 organizzazioni non governative che si occupano di cooperazione allo sviluppo e aiuti umanitari. Per ulteriori informazioni : http://www.concordeurope.org
Per ulteriori informazioni:
Raffaele Salinari, Presidente TDHIF, 329.225.3773
Salvatore Parata, ufficio europeo TDHIF, 0032.474.20.99.21
Rossella Panuzzo
Ufficio stampa Terre des hommes Italia
Viale Monza 57 - 20125 Milano
tel. 02 28.97.04.18 - fax. 02 26.11.39.71
ufficiostampa@tdhitaly.org
1- Nel 2002, gli allora stati membri dell'Unione Europea si sono impegnati ad assegnare almeno lo 0,33% del PIL agli APS entro il 2006 e lo 0,7% entro il 2015. Nel 2005 si sono impegnati a dare almeno lo 0,51% entro il 2010. I nuovi 12 membri dell'Unione Europea si sono impegnati ad assegnare lo 0,17% del PIL agli APS entro il 2010 e lo 0,33% entro il 2015.