I casi più frequenti interessano pleura e trachea/polmoni. L'INAIL regionale è impegnato nella realizzazione della mappatura delle esposizioni alle sostanze cancerogene.
L'obiettivo: la diagnosi precoce dei carcinomi, in particolare quelli provocati dall'amianto 
Umbria in controtendenza nazionale sul fronte dei carcinomi provocati da motivi di lavoro. Se nel 2005 i tumori denunciati nella regione come malattie professionali nell'industria e nei servizi erano 43, e quelli indennizzati dall'INAIL ammontavano a 10 casi, nel 2007 la quota degli indennizzati è raddoppiata, passando a 20 casi (sempre su 43 casi denunciati). Alla pleura, alla trachea e ai polmoni i casi più frequenti.
Diverso il trend a livello nazionale: nello stesso settore, nel 2005 erano stati denunciati 1.861 tumori professionali, di cui 846 indennizzati; a fronte di un aumento delle denunce nel 2007 (1.845), si registra invece un calo degli indennizzi: 765. Invece in agricoltura, sempre in ambito italiano, le domande di indennizzo sono passate in due anni da 37 a 29, mentre gli indennizzi sono balzati da 4 a 6. I dati - aggiornati al 31 ottobre 2008 - sono stati presentati recentemente a Perugia durante il convegno "Il rischio da cancerogeni occupazionali in Umbria", per far luce su una tematica particolarmente sentita nella regione.
All'iniziativa, organizzata dalla Regione Umbria, sono intervenuti esponenti della Sanità regionale, dell'Istituto tumori di Milano e dell'Università degli Studi di Perugia. Secondo quanto emerso nel corso dei lavori, dunque, a fronte di una diminuzione dei livelli di esposizione negli ambienti di lavoro, molti lavoratori continuano a essere esposti a sostanze cancerogene e la quota dei tumori di origine professionale - anche utilizzando le stime più ottimistiche - è ancora elevata.
"In questo quadro di riferimento si colloca il protocollo di intesa INAIL/Regione Umbria", sottolinea Tullio Gualtieri, direttore regionale INAIL Umbria. "Stipulato il 14 dicembre 2005 e ancora in vigore, il programma ha l'obiettivo, tra l'altro, di realizzare sul territorio regionale la mappatura delle esposizioni a sostanze cancerogene".
Giuseppe Gentile, sovrintendente medico regionale dell'Istituto, ha sottolineato, così, il ruolo svolto dall'INAIL nel riconoscimento delle patologie tumorali da lavoro per l'indennizzo alle famiglie (in quanto eventi gravi e nella maggioranza dei casi mortali), soffermandosi sul contributo apportato dai centri sanitari INAIL per quanto riguarda la diagnosi precoce dei carcinomi - soprattutto da amianto - mediante la partecipazione e il finanziamento di progetti di ricerca in collaborazione con la Regione Umbria.

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