di Marilisa Vassallo COPPA AMERICA: le semifinali della prestigiosa gara si faranno nelle acque siciliane dal 29 settembre, ambientalisti e protezione civile sconfiggono gli appetiti speculativi. All'ombra delle vele dell'America's cup spuntano i lavori di ampliamento del porto di Trapani. Così un prestigioso appuntamento di sport e di mare - previsto dal 29 settembre al 9 ottobre nelle acque siciliane - fa risvegliare pericolosi appetiti speculativi al punto da diventare il simbolo di una grande questione ambientale e di legalità. La possibile realizzazione di grandi opere portuali a ridosso della Riserva naturale "Saline di Trapani" aveva scatenato le accuse di molte associazioni per impedire le attività e cocenti polemiche. Oggi, grazie alla vigilanza delle associazioni ambientaliste e all'azione del dipartimento nazionale della Protezione civile che hanno scongiurato il disegno di espansione del porto di Trapani, le minifinali trapanasi dell'America's cup si faranno nei tempi stabiliti e senza procurare seri danni all'ambiente. Club alpino italiano, Italia nostra, Legambiente, Lipu e Wwf - tutte insieme - hanno contrastato gli interventi più impattanti pensati per la Coppa America impedendo la realizzazione delle opere non necessarie allo svolgimento della manifestazione. Molti di questi lavori - come l'allargamento del porto, il piano di dragaggio dei fondali portuali e lo smaltimento dei fanghi e dei materiali potenzialmente inquinanti nelle saline di Trapani - infatti, sarebbero stati effettuati in deroga ai vincoli ambientali. Grazie alle associazioni però l'intera opera di dragaggio è stata notevolmente ridimensionata e riportata nel rispetto delle norme. Restano comunque dei grossi problemi causati dalla gestione e dallo smaltimento dei 15mila metri cubi di rifiuti di scavo stoccati nel cantiere Ronciglio e i rimanenti 130mila metri cubi provenienti dai lavori di completamento della banchina portuale. Un'altra partita da giocare per salvaguardare le acque di Trapani: per adesso però la Coppa America si farà. Hanno vinto lo sport e l'ambiente, hanno perso gli speculatori. La Nuova Ecologia, 12 settembre 2005

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