L'UNICEF esprime grave preoccupazione per l'impatto sui bambini delle continue violenze e conflitto localizzati in vari stati del Sud Sudan [
il Sudan ha una struttura federale, ndr].
L'UNICEF chiede ai gruppi coinvolti negli scontri in
Sud Sudan di fermarsi immediatamente e di garantire piena protezione ai bambini, a coloro che si prendono cura di loro, e ai servizi dai quali i bambini dipendono per la loro sopravvivenza e sviluppo, in linea con la
Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia, di cui il Sudan è firmatario. Si stima che dall'inizio del 2009
migliaia di bambini sianosfollati dalle loro case a causa di attacchi da parte del
Lord's Resistance Army nella regione dell'Equatoria centrale e occidentale, mentre ripetuti scontri tra gruppi tribali negli stati di
Jonglei,
Lakes e
Warrap si ritiene abbiano causato morti e rapimenti di bambini.
A
Pibor, nel Jonglei
, è stato segnalato il
rapimentodi almeno 140 bambini, mentre si teme ci siano bambini tra le 450 persone rimaste uccise sempre a Pibor e le 170 nella zona di
Akobo.
Dopo la firma dell'
Accordo di pacedel 2005 si sono fatti progressi nell'istruzione primaria e nell'assistenza sanitaria, un esempio positivo dei preziosi benefici della pace per i bambini del Sud Sudan. Queste conquiste sono però
messe in pericolo dall'attuale
escalation di violenze.
Varie scuole dello stato di
Jonglei non hanno potuto iniziare l'anno scolastico, che si apriva il primo aprile, a causa dei combattimenti, mentre i genitori dei bambini dello stato di
Lakes hanno smesso d'inviare i figli a scuola temendo per la loro sicurezza.
I team di
vaccinatori per contrastare i focolai di
poliomielite nel Sud Sudan non hanno potuto svolgere il loro lavoro in almeno cinque comunità attualmente colpite dagli scontri.
Il "
Child act" (Legge sull'infanzia) di recente approvato offre un quadro di riferimento per il governo del Sud Sudan per creare un ambiente in cui i
bambini siano protetti dagli effetti nocivi della violenza.
L'UNICEF esorta tutte le parti a garantire tale
protezione a tutti i bambini nel Sud Sudan.