Amnesty International ha diffuso oggi un rapporto nel quale accusa il governo cinese di aver arrestato illegalmente o minacciato d'arresto i genitori e altri parenti di bambini che perirono nel terremoto che, un anno fa, devastò la provincia del Sichuan. L'organizzazione denuncia anche persecuzioni nei confronti di attivisti e avvocati che cercarono di assistere quei familiari.

Il rapporto descrive casi di genitori e altri familiari, il più giovane dei quali di soli otto anni, detenuti anche per 21 giorni per aver preteso di sapere dalle autorità per quale motivo i loro bambini fossero morti. Alcune persone sono state arrestate più volte.

"Arrestando illegalmente i genitori di bambini deceduti nel terremoto, il governo ha creato ancora più miseria per gente che nel disastro del Sichuan ha perso davvero tutto" - ha affermato Roseanne Rife, vicedirettrice del Programma Asia e Pacifico di Amnesty International. "Le autorità devono smetterla di accanirsi contro sopravvissuti che hanno solo chiesto risposte e cercano di rimettere insieme i pezzi delle loro vite distrutte".

In alcuni casi, secondo il rapporto di Amnesty International, le autorità hanno impedito a genitori e altri parenti di protestare contro alti funzionari per la qualità degli edifici collassati a causa del terremoto. Molti di essi sono stati tenuti arbitrariamente in carcere per evitare che percorressero le vie legali. Alcuni attivisti che offrirono assistenza legale e i rappresentanti di comitati di familiari rischiano un processo politico per presunti e generici reati contro la sicurezza dello stato e l'ordine pubblico.

Le autorità del Sichuan hanno impedito ai parenti in lutto di adire un tribunale per sapere chi fossero i responsabili dei crolli delle scuole e della morte dei loro figli. Secondo una direttiva emessa dalla Corte provinciale del Sichuan, tutte le corti di grado inferiore non possono ricevere denunce su questioni ritenute sensibili, comprese le richieste di risarcimento individuali per i danni causati a cose o a persone a seguito del crollo degli edifici, fino a nuovo ordine da parte del dipartimento competente.
"Il costo umano del terremoto del Sichuan è stato incalcolabile. Le autorità devono fare tutto ciò che è in loro potere per proteggere i diritti dei sopravvissuti, porre fine alle detenzioni illegali e consentire agli avvocati e agli attivisti della società civile di continuare a svolgere l'importantissima azione di accertamento delle responsabilità" - ha commentato Rife.

Amnesty International chiede pertanto al governo di Pechino di prendere misure immediate per garantire che il sistema giudiziario operi a favore dei sopravvissuti e dei genitori delle vittime, senza impedir loro l'accesso a una giustizia imparziale e indipendente e ad avvocati e attivisti che hanno offerto la propria assistenza.

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Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell.348-6974361, e-mail press@amnesty.it

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