In occasione della presentazione, tenutasi il 29 aprile presso il Consiglio di Sicurezza,del Rapporto annuale del Segretario Generale dell'ONU su "Bambini e conflitti armati", l'UNICEF si è unita all'appello del Segretario Generale per porre fine al reclutamento e allo sfruttamento sessuale dei bambini da parte dei gruppi armati nei conflitti.

«Milioni di bambini in tutto il mondo continuano ad essere coinvolti nei conflitti armati» - ha affermato Ann Veneman, Direttore generale dell'UNICEF. «Il rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti dei bambini deve essere rafforzato».

Il Rapporto del Segretario Generale, negli Speciali annessi, identifica le parti che reclutano i bambini in violazione del diritto internazionale.

Per gravi violazioni, il Rapporto considera: il reclutamento e l'impiego di bambini nei conflitti armati, la loro uccisione e mutilazione, gli stupri e le altre gravi violenze sessuali, i rapimenti, gli attacchi contro scuole e ospedali e il rifiuto di fornire assistenza umanitaria ai bambini.
Il Rapporto rileva progressi nella liberazione dei bambini da parte di gruppi e forze armate, come ad esempio nella Repubblica Democratica del Congo, nel Nord Kivu, dove sono stati liberati oltre 1200 bambini dall'inizio del 2009 o in Burundi, dove sono stati liberati dai gruppi armati 342 bambini.

Il Rapporto segnala anche le violazioni compiute da 56 parti in conflitto in 20 paesi.

Nella Repubblica Democratica del Congo, la Lord's Resistance Army ha ampliato le sue operazioni lungo i confini della regione e, dal novembre 2008, ha rapito 300 bambini.
Gli attacchi alle scuole sono diventati frequenti. «In luoghi come l'Afghanistan, le scuole sono state attaccate e gli insegnanti, in particolare le bambine, sono diventate un bersaglio»- ha dichiarato Veneman. «I bambini rimangono le vittime delle guerre degli adulti».

L'UNICEF sostiene i sistemi nazionali di protezione dei bambini e porta avanti interventi che riguardano: l'assistenza per i bambini rilasciati dai gruppi armati; il supporto sanitario e psicosociale; il ricongiungimento familiare e la reintegrazione; le attività di supporto per le vittime di violenza sessuale.

Inoltre l'UNICEF promuove azioni per rafforzare i sistemi di giustizianazionale e la legislazione relativa ai minori.

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