di Stefano Carnazzi e Claudio Vigolo E' stato pubblicato il decreto sul 'conto energia'. E' la mossa decisiva per dare all'energia solare una scossa? Lo chiediamo a uno scienziato, ricercatore del CNR e responsabile del Forum Energia dei Verdi, Francesco Meneguzzo. Allora, è la mossa decisiva? E' una mossa necessaria, arrivata con un ritardo enorme anche rispetto al recepimento della Direttiva europea; era una mossa dovuta, non è stata una gentile concessione. Una mossa che certo può innescare il mercato del fotovoltaico in Italia (non è in grado, da sola, di sostenerlo). Però, sarebbe veramente importante, anzi decisivo, se arrivassero alle autorità una quantità enorme di domande, in modo da far ripensare i limiti imposti oggi. La remunerazione (tra 44 e 46 centesimi) è interessante, in grado di ripagare completamente il nuovo impianto, insieme ai risparmi conseguiti, nel giro di 4/5 anni, dopodiché ci sono 15 anni di risparmio e guadagni. Quindi, sicuramente un investimento importante, in grado di avviare il mercato. A che punto è la tecnologia del fotovoltaico? E' matura, è ancora da studiare, o questo nuovo impulso la farà migliorare? Si abbasseranno i costi? Oggi siamo nell'ordine di 5.000/6.000 euro per ogni kW installato: per una famiglia che dovesse installare 3 kW si parla di 15.000 euro, facciamola semplice... I prezzi sono già diminuti molto, rispetto ad alcuni anni fa. Sicuramente, nei prossimi anni i prezzi diminuiranno in ragione dell'espansione del mercato, un circuito virtuoso in cui sarà decisiva la posizione del governo che si insedierà il prossimo anno. Si aspetta anche un aumento dell'efficienza dei pannelli, quindi, a parità di superficie, una maggiore produttività. Per le nostre stime, l'installazione di pannelli fotovoltaici, per una famiglia media, dovrebbe far rientrare dei costi nel giro di 8 anni, conferma? Forse anche meno, lo dicevo prima. Intorno ai 5 anni, specialmente al Centro e al Sud Italia, dove c'è più sole! Perché è comunque ammesso anche un finanziamento pubblico in conto capitale, vale a dire a fondo perduto, fino al 20% dell'investimento. Calcolando questo, e calcolando la resa dei pannelli, si stima 5 anni, forse 6. Comunque, in ogni caso, più di metà della vita utile dell'impianto produrrà un risparmio netto e un guadagno. La tecnologia per produrre pannelli fotovoltaici da qualcuno viene messa sotto accusa, è complessa, il silicio viene tagliato in Asia e poi assemblato in Giappone e in Occidente, insomma, qual è l'impatto, esiste anche un impatto ambientale per la produzione di energia fotovoltaica o sono critiche ingiuste? Mah, onestamente, rispetto all'impatto che hanno le energie da fonti fossili, convenzionali!... Per quanto riguarda i dubbi sulla resa energetica del fotovoltaico, è una leggenda metropolitana, e soltanto in Italia se ne continua a parlare! Un pannello fotovoltaico restituisce in 2 o 3 anni tutta l'energia impiegata per costruirlo, in tutto il ciclo di vita, dall'estrazione del primo grammo di silicio fino all'assemblaggio del pannello e dell'installazione. Il pannello fotovoltaico è un moltiplicatore di energia. Mi spiego meglio, il pannello fotovoltaico vive 30 anni. In 2 anni restituisce tutta l'energia che è stata necessaria per costruirlo, in tutto il ciclo, compresi i ragionieri che accendono l'aria condizionata nella fabbrica che l'ha progettato... Tutto il ciclo di vita. Quindi, in 30 anni, un pannello restituisce quindici volte più dell'energia che è stato impiegata per costruirlo. E' effettivamente, grazie al sole, un moltiplicatore di energia. Efficientissimo. Parliamo di "nuove frontiere". Sappiamo che ci sono già pannelli da installare sul tetto, poi per esempio ci sono strutture "a girasole", che seguono cioè il sole durante il giorno. Cosa ci riserva la tecnologia del futuro? La tecnologia ci riserva un aumento dell'efficienza. L'aumento è oggi pari a mezzo punto l'anno. Oggi siamo al 15%, l'anno prossimo saremo al 15.5, e così via. Si aspetta nei prossimi due o te anni un salto tecnologico, che porti l'efficienza a raddoppiare, o anche più. Avremo pannelli con il 30 -35% di efficienza, grazie alle nanotecnologie, alla combinazione di semiconduttori non organici come il silicio a semiconduttori organici, polimeri per esempio, che hanno costi bassissimi, efficienze altissime, e consentiranno di produrre la stessa energia di oggi con metà, o meno, superficie. Così, anche l'impatto visivo delle installazioni fotovoltaiche sarà ridotto... così come sarà ridotto quello degli impianti eolici, che saranno più piccoli. Del resto, a me piacciono anche le torri eoliche: sono un monumento all'ingegno dell'uomo nel produrre energia pulita. Lifegate, 1 settembre 2005

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