Come molti gesti quotidiani anche stampare documenti e fotografie produce CO2 e contribuisce al surriscaldamento del pianeta. Diminuire questo "inquinamento di routine" è possibile con un comportamento più attento che limiti la stampa ai documenti necessari e sfrutti di più la modalità fronte/retro per ridurre il consumo di carta. Ma per salvare il pianeta dai mutamenti del clima anche la tecnologia può fare molto, così come l'impegno delle aziende a svilupparla. Da queste convinzioni nasce il progetto per piantare nuovi alberi nelle aree colpite dagli incendi "Parco per il Clima"che Legambiente realizzerà con l'aiuto di Epson Italia, la società leader del settore IT, impegnata da tempo nella promozione e attuazione di un modello sostenibile di sviluppo e impresa. Un impegno che ha portato alla firma di un protocollo d'intesa con l'associazione mirato ad amplificare sia l'efficacia delle azioni ecosostenibili dell'azienda che la sensibilizzazione dei consumatori.
"La partnership tra Legambiente e Epson - ha dichiarato Rossella Muroni, direttrice generale dell'associazione - vuole contribuire alla diffusione sia di tecnologie moderne rispettose dell'ambiente, come i prodotti con tecnologia inkjet proposti da Epson, che di comportamenti sostenibili. La tecnologia infatti, può fare molto per ridurre i consumi, ma molto di più possiamo fare tutti noi con un comportamento più attento e responsabile. Grazie ai contributi raccolti con la vendita di stampanti Epson inkjet inoltre, riusciremo a recuperare habitat necessari per la conservazione della biodiversità in zone colpite e devastate dagli incendi degli anni passati".
Ma questa non è la prima esperienza a sostegno dell'ambiente per Epson che negli anni ha messo a punto una serie di iniziative per limitare il proprio impatto sull'ambiente. Per concretizzare il proprio impegno ha presentato anche un ambizioso piano che per il 2050 prevede la riduzione delle emissioni di CO2 del 90% nell'intero ciclo di vita dei prodotti, l'inclusione di tutti i prodotti nei processi di riutilizzo o riciclaggio; la riduzione dell'emissione diretta di CO2 del 90% ed eliminazione dei gas causa del riscaldamento globale, diversi dalla CO2; il ripristino e la preservazione della biodiversità come parte dell'ecosistema, con la collaborazione delle comunità locali.
"Epson ha cominciato ad occuparsi di ambiente nel 1970 sviluppando prodotti eco-sostenibili ma anche adottando pratiche responsabili sotto il profilo ambientale. In Italia il nostro programma EcoLife prevede un eco-decalogo che si articola in iniziative concrete : dalle attività di sensibilizzazione nei confronti dei dipendenti, alla virtualizzazione della sala server, dai sensori di prossimità per l'impianto di illuminazione, sino al parco macchine con modelli bifuel e ibridi e l'acqua a "km zero". Per questi motivi è stato naturale per noi incontrarci e collaborare con Legambiente nella creazione di un "Parco per il Clima" .
Dopo la piantumazione di 1000 alberi per un nuovo bosco vicino alla nostra sede, si tratta di un altro impegno concreto destinato, per noi, a durare nel tempo", ha dichiarato al riguardo Massimo Pizzocri, Amministratore Delegato Epson Italia. La tecnologia inkjet, oggetto dell'accordo, ha precise caratteristiche ecosostenibili in quanto, per esempio, non deve riscaldare il toner fino a farlo fondere come nella tecnologia laser.
Oltre a questo Epson utilizza il sistema brevettato a effetto piezoelettrico per proiettare le gocce di inchiostro sulla carta anzichè il calore come i produttori tradizionali, usando meno energia rispetto a una stampante laser (il sistema inkjet consuma fino al 90% di elettricità in meno), per una migliore qualità di stampa.
Se fra il 2000 ed il 2008 Seiko Epson Corporation ha ridotto di quasi il 50% l'emissione di sostanze che contribuiscono all'effetto serra, con "Operazione Parchi per il Clima - Stop The Fever", Epson, e Legambiente vogliono contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali europei per il 2020, contrastando il fenomeno del riscaldamento globale grazie alla piantumazione di tantissimi nuovi alberi in aree distrutte dal fuoco, perché un paese più verde offre anche una migliore qualità della vita per i suoi abitanti.
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