Approvato in via definitiva il disegno di legge anti-stupri che inasprisce le pene contro chi compie reati sessuali e introduce il reato di stalking o "atti persecutori".
"L'Italia è ora tra le nazioni più avanzate in materia di contrasto alla violenza sessuale. Da oggi le donne italiane possono stare più tranquille, è iniziata la stagione della tolleranza zero nei confronti di chi si macchia dei reati contro di loro". Lo ha affermato il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, dopo l'approvazione della legge, il 22 aprile, in Senato.
I due provvedimenti che hanno ottenuto il via libera - senza modifiche - dal Parlamento, erano stati approvati dal Consiglio dei ministri il 18 giugno scorso e già di questa norma può farsi un primo resoconto.
Nei due mesi successivi dall'approvazione del decreto, infatti, "le norme sono già state utilizzate da centinaia di donne italiane per liberarsi dai loro incubi" - ha riferito il Ministro -: "gli arresti per stalking sono stati 102, le persone denunciate e sotto indagine 132, almeno 235 persone attendevano questo momento da anni. Tantissimi i casi di donne vittime di violenza sessuale che, grazie alle nuove norme, hanno potuto usufruire del patrocinio gratuito e hanno avuta garantita la certezza della pena per i loro aguzzini, che non saranno più "premiati" con sconti della pena o arresti domiciliari e finiranno finalmente in carcere", ha sottolineato la Responsabile delle Pari Opportunità.
Nella stessa giornata Si è insediata presso il ministero per le Pari Opportunità la ''Sezione atti persecutori'' dei Carabinieri, la task force istituita dal Ministro d'intesa con l'Arma e che ha come scopo lo studio del fenomeno e delle azioni per contrastarlo. Una task force formata da tredici militari del Racis - Raggruppamento Carabinieri investigazioni Scientifiche - tra cui sette donne.
Psicologi, sociologi, criminologi ed esperti di statistica ed informatica hanno cominciato a tracciare una mappatura delle denunce e degli arresti effettuati in Italia nei primi due mesi dall'entrata in vigore delle norme anti-stalking, con un primo obiettivo: tracciare un profilo psicologico dello ''stalker''. Ed è lo stesso gruppo di persone ad avere il compito di formare il personale dell'Arma per affrontare questa nuova tipologia di reato.